Che cos’è l’iperglicemia?
Si parla di iperglicemia in presenza di elevati valori di glicemia nel sangue a digiuno. Per la diagnosi di diabete è sufficiente un valore di glicemia a digiuno >126 mg/dl confermato in almeno due giornate differenti.
Quali sono le cause dell’iperglicemia?
L’iperglicemia può essere dovuta a un’insufficiente produzione dell’ormone insulina o a una sua inadeguata azione.
Questa condizione può essere inoltre dovuta a:
- mancata o inadeguata assunzione della terapia nei diabetici (insulina e/o ipoglicemizzanti) aumentato fabbisogno di terapia per una malattia acuta concomitante
- eccessiva assunzione di carboidrati in soggetti predisposti
- assunzione di farmaci diabetogeni
- patologie del pancreas (pancreatiti, patologie oncologiche)
- rare malattie dell’apparato endocrino
Quali sono i sintomi dell’iperglicemia?
In genere l’iperglicemia non dà segno di sé e a volte i sintomi compaiono quando la malattia è già presente da anni, motivo per cui il diabete è ritenuto una patologia subdola.
In caso di grave iperglicemia si hanno:
- Stanchezza
- Aumento della sete (polidipsia)
- Aumento della diuresi (poliuria)
- Perdita di peso involontaria, talvolta in concomitanza a un aumento dell’appetito
- Malessere
- Dolori addominali
- Confusione mentale e perdita di coscienza (nei casi più gravi)
Come si effettua la diagnosi?
Per la diagnosi è sufficiente un prelievo del sangue.
Se il riscontro è positivo, il medico potrebbe indicare un altro prelievo di controllo, eventualmente associato a un prelievo per emoglobina glicata, che permette di capire se il dato di iperglicemia sia isolato o cronico.
L’associazione tra iperglicemia, obesità, ipertensione arteriosa e ipercolesterolemia (con Ldl elevate) è nota come sindrome metabolica e rappresenta un quadro di rischio per patologie cardiovascolari.