Ipogonadismo

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Che cos’è l’ipogonadismo?

Si parla di ipogonadismo quando la produzione di ormoni da parte dei testicoli o delle ovaie è insufficiente. 

Quali sono le cause dell’ipogonadismo? 

In entrambi i sessi l’ipogonadismo può essere primario, e dunque conseguente a un malfunzionamento dei testicoli o delle ovaie, oppure centrale, riconducibile a un malfunzionamento dell’ipotalamo o dell’ipofisi. 

Possono essere causa di ipogonadismo primario:

  • patologie autoimmuni;
  • malattie genetiche (come la sindrome di Turner e quella di Klinefelter);
  • malattie dello sviluppo;
  • infezioni;
  • problemi al fegato o ai reni;
  • esposizione a radiazioni;
  • interventi chirurgici.

Possono causare ipogonadismo centrale:

  • emorragie;
  • alcuni farmaci (inclusi steroidi e oppiacei);
  • problemi genetici (come la sindrome di Kallmann);
  • infezioni;
  • carenze nutrizionali;
  • eccesso di ferro;
  • terapie radianti;
  • perdite di peso significative e allo stesso tempo rapide (associate per esempio all’anoressia nervosa);
  • interventi chirurgici;
  • traumi o tumori (come il craniofaringioma nei bambini e il prolattinoma negli adulti).
  • Negli uomini, una causa comune è l’ipogonadismo dell’adulto a insorgenza tardiva, che determina una riduzione graduale dei livelli di testosterone a partire dai 40 anni.

Quali sono i sintomi dell’ipogonadismo?

Nelle ragazze:

  • assenza di mestruazioni;
  • problemi nello sviluppo del seno;
  • problemi nello sviluppo in altezza.
  • Durante la pubertà possono esservi anche vampate, perdita dei peli e scarsa libido.

Nei ragazzi:

  • aumento del volume del petto;
  • riduzione di barba e peli;
  • perdita di massa muscolare;
  • problemi sessuali. 

Come si effettua la diagnosi? 

In genere la diagnosi comporta la valutazione dei livelli degli ormoni FSH e LH, degli estrogeni (nelle donne) e del testosterone (negli uomini).

Possono inoltre essere utili:

  • esami del sangue per verificare i livelli di ferro;
  • test genetici;
  • analisi dei livelli di prolattina;
  • conta spermatica;
  • analisi della tiroide;
  • ecografia delle ovaie o dei testicoli;
  • CT o RM al cervello.

Poiché l’ipogonadismo ha ripercussioni sulla mineralizzazione dell’osso, è bene valutare il profilo metabolico osseo con esami del sangue ed eventualmente sottoporre il paziente a una MOC.