Qualità migliore in materia di immagine e campo visivo, imparagonabili vantaggi in termini di manovrabilità: per il medico risulta più facile lavorare con pazienti più tranquilli e collaborativi. A colonscopia e gastroscopia si affianca ora anche la duodenoscopia che completa il percorso.
Una nuova e modernissima colonna endoscopica, in grado di assicurare il massimo in fatto di diagnosi e operatività nonché di offrire al paziente un comfort superiore alla norma. La Clinica Fornaca ha di recente acquisito una colonna per gastroenterologia Olympus 190 Exera 3, versione top di gamma che entrerà a pieno regime entro la fine del mese di giugno.
Quali sono le maggiori novità che caratterizzano la nuova colonna endoscopica?
Il principale elemento di novità riguarda la qualità dell’esecuzione offerta dalla colonna che, in sostanza, fa in modo nettamente migliore ciò che veniva già fatto prima. Merito di una qualità dell’immagine molto superiore, in grado di mostrare particolari decisivi attraverso ingrandimenti che non sgranano l’immagine e di una telecamera che, posta in cima al tubo endoscopico, ha un campo visivo di oltre 170 gradi capace di fare vedere all’operatore anche a destra e a sinistra oltre che davanti.
Cosa offre di più ai pazienti della Clinica Fornaca la nuova colonna endoscopica?
Oltre a permettere di effettuare migliori esami di colonscopia e gastroscopia, la nuova colonna permette ora di procedere anche con la duodenoscopia, un esame e un trattamento in più che vanno a completare l’intero percorso di gastroenterologia, sia diagnostica sia operativa. È anche possibile eseguire la videoecoendoscopia, resa possibile dalla sonda ecografica posta in cima al tubo endoscopico. Infine, la Clinica Fornaca ha anche acquisito un endoscopio pediatrico, meno invasivo di quello classico: non serve solo per i bambini ma anche per le persone particolarmente minute che hanno, ovviamente, canali più piccoli.
Quali sono i vantaggi che la nuova colonna endoscopia riserva al medico e al paziente?
La facilità di manovra nell’uso dello strumento è aumentata di molto. Risulta più flessibile e maneggevole e conta su guide interne che rendono più semplici e precisi gli spostamenti del tubo endoscopico. Di questo beneficia prima di tutti il paziente, meno stressato e perciò più collaborativo. Di conseguenza, il medico potrà lavorare con maggiore agio, temporeggiando laddove necessario e ottenendo risultati che un paziente meno tranquillo, dai muscoli di addome e colon più contratti, non è in grado di offrire.