Tumore raro: rimosso con successo il neurinoma gigante che aveva colpito una donna 50enne. Un intervento ad alto rischio che ha messo al lavoro un’équipe multidisciplinare.
Un tumore rarissimo: un neurinoma gigante del nervo vago, forma che riguarda meno dello 0,5 per cento di tutti i tumori di testa e collo e che da quindici anni accompagnava la vita di una donna torinese oggi 50enne. Il tumore è stato operato con successo lo scorso 16 febbraio alla Clinica Fornaca da un’èquipe multispecialistica formata da quattro medici della Clinica: il dottor Carlo Alberto Benech, neurochirurgo, responsabile della Chirurgia vertebrale di Humanitas Cellini; la dottoressa Maria Enrica Amasio, otorinolaringoiatra, direttore dell’ORL dell’ospedale Maria Vittoria; il dottor Ferruccio Ferrero, chirurgo vascolare, direttore della Chirurgia vascolare dell’ospedale San Giovanni Bosco e il dottor Emilpaolo Manno, anestesista e direttore di Anestesia e rianimazione dell’ospedale Maria Vittoria.
Il nervo vago figura tra i più ramificati e importanti nervi cranici: parte dal midollo allungato e punta in basso, verso torace e addome, attraverso il foro giugulare. «Si trattava di un intervento ad alto rischio perché la massa tumorale era posizionata nella zona del collo con la maggiore densità di strutture vascolo-nervose ed è stato reso ancora più complesso dalla particolare conformazione anatomica dell’arteria vertebrale della paziente», spiega il dottor Benech. Grosse difficoltà di deglutizione e respirazione, un’alterazione della voce e, non ultimo, il problema estetico derivante dalla grossa massa del tumore hanno convinto la donna a eseguire l’intervento: «Seguivo da diversi anni la paziente operata – aggiunge il dottor Benech – e nel corso del tempo sono sempre stato messo al corrente di tutti i consulti e le valutazioni da lei eseguite in Italia e in altri paesi europei». Il 2016 aveva registrato la pesante accentuazione di tutte le sintomatologie legate dall’insorgere della massa tumorale, estesa dal collo al basicranio con un diametro di circa 8 centimetri: «Negli ultimi mesi – aggiunge il dottor Benech – tale massa provocava anche un forte e persistente dolore. Non si poteva attendere oltre ed è questo il motivo che ci ha convinto della necessità dell’operazione»
L’intervento è durato quattro ore ed è perfettamente riuscito. La paziente è stata dimessa dopo una settimana di degenza e ha prontamente ricominciato a parlare e ad alimentarsi nonché a seguire una serie di esercizi di logopedia che le permetteranno di riacquisire la voce di un tempo. «È stato un lavoro d’équipe che ha visto ciascuno di noi eseguire nel modo migliore la parte di propria competenza – conclude il dottor Carlo Alberto Benech -. La Clinica Fornaca ha assistito al meglio il lavoro degli specialisti attraverso il prezioso lavoro del personale infermieristico e la qualificata dotazione tecnologica che caratterizza da sempre la struttura».