Excelsius GPS è l’unico robot di questo tipo presente in Italia: lo utilizzano i neurochirurghi Carlo Alberto Benech, Franco Benech e Rosa Perez. I risultati clinici hanno meritato l’attenzione di riviste scientifiche e congressi internazionali. Gli interventi eseguiti evidenziano l’accuratezza nel posizionamento delle viti nonché la forte riduzione di radiazioni, sanguinamento e dolore post-operatorio.
In meno di un anno di attività ha ottenuto risultati clinici che hanno meritato l’attenzione di riviste scientifiche e congressi internazionali e che hanno reso la Clinica Fornaca e il team di neurochirurghi composto dal dottor Carlo Alberto Benech, dal professor Franco Benech e dalla dottoressa Rosa Perez, il Centro di riferimento internazionale per la Chirurgia robotica spinale. Il Robot Excelsius GPS (quello della Fornaca è oggi l’unico esemplare in Italia nonché uno dei quattro presenti in tutta Europa) stabilizza la colonna vertebrale con grande accuratezza, limitando fortemente le radiazioni, il sanguinamento intra-operatorio e il dolore post-operatorio: di norma, il paziente si rimette in piedi tre o quattro ore dopo l’intervento, torna a casa al termine di una sola notte di ricovero e comincia la fisioterapia nel giro di due settimane.
«Di fronte al mal di schiena – sottolinea il dottor Benech –, il trattamento conservativo rappresenta sempre la via migliore: fisioterapia e farmaci possono risolvere la maggior parte dei problemi. Tuttavia, una piccola percentuale di casi richiede l’intervento chirurgico per il quale è bene affidarsi a mani esperte e tecnologie all’avanguardia». In tema di chirurgia spinale, il robot Excelsius GPS rappresenta oggi l’unico sistema di navigazione e robotica integrata: «Questo robot è in grado di combinare le immagini e gli esami pre-operatori del paziente con i riferimenti dinamici posizionati in sala operatoria sullo stesso paziente – sottolinea il dottor Benech -: il risultato è un intervento chirurgico mininvasivo più rapido di quello tradizionale che aumenta notevolmente la precisione e riduce le possibilità di errore».
Lo studio pubblicato di recente dalla rivista statunitense “Journal of Robotic Surgery” e realizzato sui primi 54 casi trattati dai tre neurochirurghi, sottolinea l’estrema accuratezza nel posizionamento delle viti (98,2 per cento a fronte dell’85 per cento delle tecniche tradizionali), una bassissima esposizione alle radiazioni, un sanguinamento talmente ridotto da non essere quantificabile e un sensibile calo del dolore post-operatorio: «Nella maggior parte dei casi non è necessario ricorrere né a morfina né a qualsiasi altro oppiaceo, bastano i semplici antinfiammatori», rivela il dottor Benech. Tutti questi risultati saranno inoltre esposti nel mese di ottobre a San Francisco, in occasione dell’annuale Congress of Neurological Surgeons.
Installato in una delle sale operatorie della Fornaca nell’autunno 2018, Excelsius GPS ha consentito all’équipe della Clinica di maturare un’esperienza unica in materia di casi trattati (oggi sono oltre 150, nessun altro Centro europeo ha fatto altrettanto) e che la rende oggi uno dei due Centri europei di riferimento internazionale: ogni settimana specialisti provenienti dal Vecchio continente, dall’Africa e dal Medio Oriente raggiungono la Fornaca per assistere agli interventi chirurgici eseguiti dai tre neurochirurghi.
La tecnologia robotica per il mal di schiena assegna un ruolo fondamentale alla fase di programmazione: «Le immagini e gli esami pre-operatori del paziente vengono studiati dalla nostra équipe e messi al servizio del robot, chiamato a tradurre in maniera precisa ed efficace le indicazioni chirurgiche», conclude il dottor Benech. Le patologie che possono essere oggetto di questa nuova tecnologia sono la spondilolistesi (vale a dire lo “scivolamento” delle vertebre), la stenosi lombare e le ernie del disco associate a instabilità vertebrale, fratture vertebrali e discopatie.