Quando il mal di schiena richiede l’intervento chirurgico, la Clinica Fornaca può contare sull’efficacia del robot Excelsius GPS e sulla competenza specifica dei tre neurochirurghi che per primi in Europa lo hanno utilizzato: il dottor Carlo Alberto Benech, il professor Franco Benech e la dottoressa Rosa Perez. Il robot è indicato in modo particolare per le patologie che richiedono una stabilizzazione vertebrale e consente un intervento chirurgico mininvasivo più rapido e preciso di quello tradizionale.
Come agisce il robot Excelsius GPS?
Il robot Excelsius GPS rappresenta oggi l’unico sistema di navigazione e robotica integrata: agisce come un GPS e indica al chirurgo la strada più breve e sicura per portare a termine l’intervento. Questo robot è in grado di combinare le immagini e gli esami pre-operatori del paziente con i riferimenti dinamici posizionati in sala operatoria sullo stesso paziente.
La tecnologia robotica assegna un ruolo fondamentale alla fase di programmazione: le immagini degli esami pre-operatori del paziente vengono studiate dai neurochirurghi e messi al servizio del robot, chiamato a tradurre in maniera precisa ed efficace le indicazioni chirurgiche.
Quali sono i vantaggi di questa tecnologia?
Il robot Excelsius GPS permette di operare con grande accuratezza, limitando fortemente le radiazioni, il sanguinamento intra-operatorio e il dolore post-operatorio. Di norma, il paziente si rimette in piedi tre o quattro ore dopo l’intervento, torna a casa al termine di una sola notte di ricovero e comincia la fisioterapia nel giro di due settimane.
Uno studio pubblicato da una rivista scientifica americana sottolinea, in particolare, l’estrema accuratezza nel posizionamento delle viti (98,2 per cento a fronte dell’85 per cento delle tecniche tradizionali). Il risultato finale è un intervento chirurgico mininvasivo più rapido di quello tradizionale che aumenta notevolmente la precisione e riduce le possibilità di errore.
Quali patologie possono essere trattate con il robot Excelsius GPS?
Il robot è particolarmente indicato per le patologie che necessitano di una stabilizzazione vertebrale, ovvero di un posizionamento di viti all’interno delle vertebre che vengono poi fissate per tenere la colonna stabile. Spondilolistesi (vale a dire lo “scivolamento” delle vertebre), stenosi lombare ed ernie del disco associate a instabilità vertebrale, fratture vertebrali e discopatie sono le patologie che possono essere oggetto di questa nuova tecnologia.
In tema di mal di schiena, quando è necessario ricorrere all’intervento chirurgico?
Di fronte al mal di schiena, il trattamento conservativo rappresenta sempre la via migliore: fisioterapia e farmaci possono risolvere la maggior parte dei problemi. Tuttavia, una piccola percentuale di casi richiede l’intervento chirurgico per il quale è bene affidarsi sempre a mani esperte e tecnologie all’avanguardia.
Quali pazienti ricorrono all’intervento di stabilizzazione della colonna vertebrale?
Sono circa 30mila gli interventi di stabilizzazione della colonna vertebrale che vengono eseguiti ogni anno in Italia. Si tratta di pazienti che hanno mediamente superato il 50esimo anno d’età ma sono molto frequenti anche in chi è più giovane. L’approccio mininvasivo abbinato alla navigazione robotizzata in tempo reale rappresenta un sensibile passo avanti per l’efficacia della chirurgia e la sicurezza del paziente.
La Clinica Fornaca è Centro europeo di riferimento per la Chirurgia robotica spinale.
La Clinica Fornaca figura tra i due Centri europei di riferimento per la Chirurgia robotica spinale. Gli specialisti di Europa, Medio Oriente e Africa visitano la sala operatoria della Clinica che ospita il robot Excelsius GPS per assistere agli interventi per il mal di schiena eseguiti dai tre neurochirurghi che, dall’autunno 2018, utilizzano questa tecnologia robotica.