L’affaticamento oculare, o astenopia, è una condizione che si verifica quando gli occhi si stancano troppo a causa di un sovraccarico lavorativo dell’apparato muscolare del bulbo oculare (muscoli interni ed esterni dell’occhio). Ogni volta che si osserva un oggetto da vicino, infatti, per metterlo a fuoco è necessario attivare sia i muscoli esterni sia quelli interni dell’occhio, sottoponendoli a un vero e proprio sforzo che, a lungo termine, può comportare l’affaticamento oculare.
I sintomi più comuni con cui l’affaticamento oculare si manifesta sono: lacrimazione collegata al bruciore oculare, secchezza oculare, senso di corpo estraneo nell’occhio, ma possono insorgere anche fastidio alla luce, mal di testa, visione annebbiata e sdoppiata.
Quali malattie possono essere correlate ad affaticamento oculare?
Tra le patologie che possono essere associate all’affaticamento oculare troviamo le seguenti:
- Ambliopia
- Astigmatismo
- Blefarite
- Cheratocono
- Congiuntivite
- Herpes zoster oftalmico
- Ipermetropia
- Miopia
- Presbiopia
- Retinoblastoma
- Retinopatia diabetica
- Sindrome dell’occhio secco
- Strabismo
Si ricorda che questo non è un elenco esaustivo e si raccomanda sempre di rivolgersi al proprio medico di fiducia in caso di persistenza dei sintomi.
Che rimedi si possono adottare contro l’affaticamento oculare?
I metodi per porre rimedio all’affaticamento oculare variano in base alla causa scatenante. In generale, è possibile:
- indossare occhiali con correzione personalizzata che tengano conto della giusta distanza di lavoro di cui necessitano gli occhi, ad esempio dallo schermo, per la messa a fuoco;
- modificare l’illuminazione del posto di lavoro per renderla più adeguata alle proprie esigenze;
- utilizzare lacrime artificiali per lubrificare costantemente la superficie oculare.
Quando è opportuno consultare il proprio medico in caso di affaticamento oculare?
È necessario rivolgersi a un medico in caso di malattie già diagnosticate in precedenza (vedi elenco delle patologie associate).