La Centrale della Nuvola Lavazza ha ospitato il convegno che ha affrontato temi legati a prevenzione e stili di vita. «Abbiamo avuto la conferma di come il cibo sia sempre più un tema di estremo interesse, per medici e pazienti», ha osservato il dottor Francesco Milone, cardiologo e responsabile scientifico dell’evento.
Una giornata dall’elevato contenuto scientifico, capace di coinvolgere fino all’ultimo minuto di discussione tutti i medici intervenuti. È questo, in estrema sintesi, il brillante risultato di “Prevenzione e stile di vita: la salute, il cibo e il buon vivere”, il convegno – organizzato dall’ospedale Humanitas Gradenigo in collaborazione con la Clinica Fornaca – che lo scorso 30 aprile ha richiamato un folto numero di medici chirurghi, dietisti, dietologi e biologi alla Centrale della Nuvola Lavazza di via Ancona 11/A, Torino.
Aperto dalle parole del dottor Francesco Milone, cardiologo di Humanitas e della Clinica Fornaca e responsabile scientifico del convegno e dal saluto di Fabio Marchi, presidente di Clinica Fornaca, Humanitas Gradenigo e Humanitas Cellini, il convegno si è articolato in quattro sessioni che hanno visto alcuni tra i massimi specialisti in materia confrontarsi su “Cuore, diabete, linee guida e farmaci”, “Medicina d’insieme, tumori e dieta”, “Cibo e buon vivere”, “Trattamento dell’obesità”, “Prevenzione cardiovascolare e differenze di genere”.
«Abbiamo avuto la conferma di come il cibo sia sempre più un tema di estremo interesse, per medici e pazienti» ha osservato in conclusione il dottor Milone che, nel suo apprezzato intervento ad aprire la sessione pomeridiana del convegno, aveva ribadito: «L’80 per cento delle malattie cardiovascolari, l’80 per cento del diabete di tipo 2 e il 40 per cento dei tumori potrebbero essere prevenuti se i pazienti smettessero di fumare, seguissero una dieta sana e svolgessero regolare esercizio fisico». Un monito utile a ribadire un altro concetto attuale e più che mai importante: «Il cibo può essere un nostro nemico, quando ne abusiamo, o un prezioso aiuto, quando abbiamo imparato a conoscerlo e a rispettarlo. Senza contare che nutrirsi in modo scriteriato può avere conseguenze drammatiche sull’ambiente e sul clima».
I lavori del convegno si sono svolti in un clima di grande collaborazione che ha suggerito al dottor Milone un’ulteriore riflessione: «È emersa l’unità del gruppo che lavora su un unico obiettivo: il paziente. Che non va inquadrato settorialmente, ma sempre a 360 gradi».
L’attenzione all’ambiente attraverso una dieta che fa bene alla nostra salute e al nostro pianeta è stata ribadita anche nella scelta del catering del convegno, affidato allo chef Antonio Chiodi Latini, noto come il “cuoco delle terre”. Mentre al termine dei lavori c’è stato lo spazio per l’apprezzatissimo concerto di musica non solo lirica di Carmen Cardile (soprano ma, anche, medico della specialità di Cardiologia di Humanitas) e Gianluca Marino (tenore e corista dell’Accademia del Teatro alla Scala di Milano) accompagnati al pianoforte dal maestro Francesco Cavaliere. «Il concerto finale non è stato casuale – conclude il dottor Francesco Milone -: è servito a ribadire come non sia sufficiente essere in salute, ma che la cultura, le arti e in particolare la musica siano indispensabili per stare bene, a maggior ragione in un ambiente come quello della Nuvola Lavazza che invita all’accoglienza e alla socializzazione».