Risparmio energetico: il percorso virtuoso della Clinica Fornaca parte dalla caldaia


La centrale termica con caldaia a condensazione è il punto di forza che la Clinica Fornaca vanta in tema di risparmio energetico. «Si tratta di una caldaia ad acqua calda che realizza la condensazione del vapore acqueo dei fumi di scarico. Ciò consente di recuperare il calore latente di condensazione e di favorire perciò una maggiore efficienza energetica rispetto alla caldaia tradizionale», spiega l’architetto Renzo Delbosco, responsabile dell’Ufficio tecnico della Fornaca.

La centrale termica con caldaia a condensazione è il punto di forza che la Clinica Fornaca vanta in tema di risparmio energetico. «Si tratta di una caldaia ad acqua calda che realizza la condensazione del vapore acqueo dei fumi di scarico. Ciò consente di recuperare il calore latente di condensazione e di favorire perciò una maggiore efficienza energetica rispetto alla caldaia tradizionale», spiega l’architetto Renzo Delbosco, responsabile dell’Ufficio tecnico della Fornaca.

Il Padiglione C indossa un “cappotto” speciale

Da anni la Fornaca ha avviato un percorso virtuoso anche in materia di risparmio energetico, assai tangibile nell’adozione pressoché integrale di lampade illuminate a LED («Durano molto di più e, aspetto tutt’altro che trascurabile, producono una quantità inferiore di rifiuti che vanno smaltiti in modo particolare», precisa l’architetto Delbosco), nell’utilizzo di serramenti esterni e interni di ultimissima generazione e, soprattutto, nella realizzazione (risalente al 2016) del cappotto termico esterno del Padiglione C: «Nei mesi freddi – conferma l’architetto Delbosco -, quella copertura garantisce temperature significativamente più alte all’interno di tutto il Padiglione e consente di realizzare un risparmio molto concreto».

Climatizzazione: l’impianto legge la temperatura esterna

Un’attitudine che si realizza anche nell’impianto di climatizzazione della Clinica Fornaca, capace di raffreddare o riscaldare la temperatura interna all’edificio sulla base di quella presente all’esterno: «Permette di utilizzare temperature di circuito più basse o più alte che producono risparmio energetico rispetto a un impianto normale», aggiunge l’architetto Delbosco. In piena sintonia con l’adeguamento del sistema di regolazione che permette oggi di modulare in modo più preciso le temperature dei vari ambienti, andando anche incontro alle esigenze del singolo paziente.

«Attenzione all’ambiente nella vita di tutti i giorni»

«Tutte queste azioni – conclude il responsabile dell’Ufficio tecnico della Clinica Fornaca – consentono di abbattere in modo significativo l’emissione di annua di CO2 (anidride carbonica) nonché di risparmiare in modo diretto sui costi legati all’energia elettrica. È importante perseguire determinati obiettivi di efficientamento, anche per rafforzare il valore che l’attenzione verso l’ambiente riveste nella vita di tutti i giorni».