Restauro di centralino e cinta muraria per un ambiente sempre più curato e piacevole


Illuminazione e pavimentazione completeranno i lavori che daranno un nuovo ingresso alla Clinica, sono invece già operativi i cambiamenti che hanno rivoluzionato il Padiglione C: un’ampia palestra dotata di attrezzature per la riabilitazione all’avanguardia e un reparto con otto stanze di degenza.

Illuminazione e pavimentazione completeranno i lavori che daranno un nuovo ingresso alla Clinica, sono invece già operativi i cambiamenti che hanno rivoluzionato il Padiglione C: un’ampia palestra dotata di attrezzature per la riabilitazione all’avanguardia e un reparto con otto stanze di degenza.

 

 

Come da tradizione, il ritorno dalle vacanze ha significato novità importanti per la Clinica Fornaca. A cominciare dall’ingresso, riportato all’origine e quindi in corso Vittorio Emanuele II 91, dopo che per quattro mesi era stato trasferito per consentire la realizzazione di una serie di lavori.

Primo tra tutti quello del restauro conservativo del cosiddetto “Casotto del portinaio”, l’edificio oggi adibito a centralino della Clinica che è stato riportato com’era in origine: facciate, sottoportico, soffitto a cassettoni e decorazioni hanno ritrovato l’aspetto di fine XIX secolo, quando venne realizzato dal celebre architetto Carlo Ceppi. I lavori del Casotto sono in via di conclusione: l’illuminazione, simile a quella utilizzata per il campus universitario di Humanitas a Rozzano e la pavimentazione, tutta in Pietra di Luserna che dall’ingresso condurrà fino alla scalinata del Padiglione A saranno i tasselli conclusivi dell’importante lavoro di restauro e ammodernamento.

È stato invece completato il lavoro interno al Casotto, totalmente trasformato dal progetto di design realizzato allo studio “FTA” (Filippo Taidelli Architetto) di Milano. E alla conclusione è giunto anche il restauro conservativo dell’intera cinta muraria e metallica della Clinica, anch’essa riportata alla sua forma d’origine.

 

«Materiali, colori, svolgimento dei lavori: il restauro di tutte queste parti della Clinica è avvenuto sotto il costante controllo delle autorità competenti che hanno seguito passo passo questo cammino che restituirà alla città di Torino un importante pezzo di patrimonio culturale – afferma il Direttore generale della Clinica Fornaca, Margherita Patti -. La Clinica si presenterà ancora una volta nel migliore dei modi: pazienti e medici entreranno in un ambiente curato e piacevole che rappresenterà il modo migliore per dare loro il benvenuto».

«Sono profondamente orgogliosa di quanto fatto in un momento non facile che ci ha portato a scegliere e ordinare materiali e progetti con largo anticipo, in modo da rispettare i tempi e non creare intralcio alcuno all’attività della Clinica», aggiunge il Direttore generale. Che si riserva due ringraziamenti speciali all’architetto Renzo Delbosco, responsabile dell’Ufficio tecnico della Fornaca e a Francesca Cerrino, responsabile di Servizi generali e Logistica.

 

Ma le novità di settembre riguardano anche la parte più strettamente clinica della Fornaca, in particolare quella del Padiglione C, totalmente rifatto al piano terreno e al primo piano. La ripresa dell’attività ha perciò coinciso con l’apertura della nuova ampia palestra, allestita in collaborazione con Technogym e dotata di attrezzature per la riabilitazione all’avanguardia assoluta. Oltre al nuovo servizio di Riabilitazione, la Fornaca ha riaperto tutte le attività ambulatoriali piano terreno e il suo Punto prelievi, sempre in un ambiente rinnovato, moderno e ancora più confortevole.

 

Allo stesso modo, è stato completato ed è già entrato in funzione il reparto al primo piano del Padiglione C, con otto stanze di degenza completamente rifatte ed equiparate a quelle del resto della Fornaca. In questo modo, si è completato il lavoro di rinnovamento che negli anni ha riguardato tutta la Clinica: dall’accoglienza ai reparti fino agli ambulatori e che vede nel nuovo, imminente, Centralino e nella sistemazione del giardino il suo biglietto da visita migliore.