Sabato 10 e domenica 11 giugno la Clinica Fornaca ha aperto le sue porte in occasione di Open House, l’evento cittadino che permette di visitare, gratuitamente e per un intero fine settimana, edifici storici, moderni e contemporanei, ma anche case private, uffici, spazi verdi o sociali, con l’obiettivo di far scoprire al pubblico un grande patrimonio comune.

Sono stati oltre 300 i visitatori alla Clinica Fornaca, in un percorso che si è snodato tra gli spazi più iconici della Villa di corso Vittorio Emanuele II 91, realizzata sul finire del XIX secolo per volere del senatore Michele Chiesa e trasformata in Clinica nel Secondo dopoguerra da Donna Maria Lobetti Bodoni Fornaca di Sessant che la acquistò in onore del fratello, il professor Luigi.

Il Casotto del Custode recentemente restaurato si è mostrato nella sua bellezza originale, e poi il rigoglioso giardino fiorito, la facciata della Villa, i saloni interni del padiglione A, la Cappella, il blocco operatorio e l’area Diagnostica per immagini nel piano interrato del padiglione B con le sue più innovative tecnologie, come anche il piano 0 del padiglione C trasformato per l’occasione in ‘sala cinema’ per la proiezione del video sui restauri del Casotto, hanno raccontato il passato, il presente e il futuro della Clinica Fornaca, un tempo abitazione privata e dal 1948 Clinica sanitaria.

Per il Direttore generale della Clinica Fornaca, Margherita Patti, la partecipazione per il quarto anno consecutivo a “Open House” rappresenta un grande orgoglio: «Quest’anno siamo riusciti a ‘svelare’ al pubblico, dopo i lavori di restauro, il Casotto del Custode, progettato in stile eclettico dall’architetto Carlo Ceppi: è la manifestazione più importante ed evidente dell’affetto e dell’orgoglio di lavorare alla Clinica Fornaca e del sapere cosa rappresenta per Torino e per i suoi cittadini». Guarda il video sulle due giornate di “Open House” alla Clinica Fornaca: