Cataratta e malattie della retina: ecco le lenti “intelligenti” e la chirurgia robotica


Grazie agli straordinari progressi della tecnologia, con la moderna chirurgia oculare è possibile trattare con sempre maggiore efficacia e sicurezza le patologie che necessitano di un intervento chirurgico, come cataratta e malattie della retina, ma anche di trattarne di nuove.

Ne parliamo con il professor Michele Reibaldi, specialista presso la Clinica Fornaca e Direttore della Clinica Oculistica della Città della Salute e della Scienza di Torino.

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Come si cura oggi la cataratta?

La chirurgia della cataratta è in assoluto uno degli interventi più eseguiti al mondo, con risultati eccellenti già da diversi anni in termini di recupero visivo. Quello che è cambiato radicalmente è il risultato atteso dopo la chirurgia. Si tratta di una vera e propria rivoluzione: infatti, non solo è possibile rimuovere la cataratta e di conseguenza risolvere la riduzione visiva percepita dal paziente, ma anche sfruttare questa opportunità per permettere al paziente di avere una eccellente qualità della vista, senza bisogno di utilizzare gli occhiali. Questo è possibile grazie all’utilizzo di un laser che assiste il chirurgo combinato con l’utilizzo di lenti intraoculari di nuova generazione che permettono al paziente di liberarsi dagli occhiali dopo l’intervento.

L’evoluzione delle lenti intraoculari ha permesso anche di aiutare chi ha una visione notevolmente compromessa da altre patologie oculari, quali ad esempio la degenerazione maculare. A questo scopo, oggi è possibile utilizzare delle speciali lenti con effetto di ingrandimento dell’immagine. Si tratta di lenti intraoculari che non curano la patologia che ha compromesso la vista ma che, grazie a sistemi ottici intelligenti, possono migliorare in molti casi la qualità della vista, e conseguentemente la vita del paziente.

Patologie vitreo-retiniche: come cambia la chirurgia?

La vitrectomia è la procedura chirurgica utilizzata per il trattamento di diverse gravi patologie del vitreo e della retina quali il distacco di retina, il foro maculare, il pucker maculare, le emorragie vitreali e varie altre. 

Tra le innovazioni più importanti vi sono i sistemi di visualizzazione 3D, che permettono al chirurgo una percezione della profondità molto più accurata all’interno dell’occhio, incrementando notevolmente la precisione dell’intervento.

L’innovazione tecnologica ha coinvolto anche gli strumenti utilizzati per la vitrectomia: i nuovi dispositivi chirurgici, infatti, permettono di minimizzare il trauma per l’occhio e migliorare l’efficacia della chirurgia.

Tuttavia, la più recente novità nella vitrectomia, che rivoluzionerà davvero le nostre possibilità, è l’utilizzo della chirurgia robotica. Si tratta di strumenti motorizzati con un controllo digitale che permettono movimenti estremamente più precisi e meno invasivi, cruciali quando si lavora in prossimità della retina.

Questa tecnologia rappresenta una nuova era per la chirurgia oculare per il trattamento delle patologie vitreo-retiniche, permettendo da un lato di migliorare efficacia e sicurezza degli interventi, dall’altro rendendo possibile il trattamento di patologie fino ad oggi ritenute intrattabili.