Che cos’è la cefalea a grappolo?
La cefalea a grappolo è una cefalea primaria, caratterizzata dalla comparsa di un dolore violento, nella zona orbitaria, sovra-orbitaria e/o temporale, monolaterale, che dura dai 15 ai 180 minuti.
Gli attacchi cefalici si presentano in periodi attivi, detti grappoli, che si protraggono per settimane o mesi e che si alternano a fasi di remissione, che possono durare mesi o anni.
Nel periodo attivo, un paziente può avere un attacco ogni due giorni, ma anche fino a otto attacchi nella stessa giornata.
Si parla di cefalea a grappolo cronica quando gli attacchi si presentano per oltre un anno con periodi di remissione della durata inferiore a trenta giorni.
Quali sono le cause della cefalea a grappolo?
Non sono note le cause all’origine di questo disturbo, ma sembra giochi un ruolo il malfunzionamento dell’ipotalamo.
Quali sono i sintomi della cefalea a grappolo?
La cefalea a grappolo si caratterizza per attacchi di mal di testa violento, collocati nella sede orbitaria, sovra-orbitaria e/o temporale, e unilaterali.
In genere è presente anche almeno uno dei seguenti sintomi:
- iniezione congiuntivale e/o lacrimazione
- congestione nasale e/o rinorrea
- edema palpebrale
- sudorazione facciale e frontale
- arrossamento facciale e frontale
- sensazione di orecchio pieno
- miosi e/o ptosi.
Il paziente inoltre è irrequieto, agitato e non riesce a stare fermo.
Come si effettua la diagnosi?
La diagnosi viene in genere effettuata da uno specialista neurologo, a partire dai sintomi riferiti dal paziente.