Che cos’è l’epatite A?
L’epatite A è un’infezione contagiosa a carico del fegato dovuta al virus HAV.
Il periodo medio di incubazione della malattia è di circa quattro settimane e dopo la guarigione, il paziente è immunizzato. L’epatite A non cronicizza e si rivela pericolosa nei pazienti anziani o dalla salute già compromessa.
Nei casi più lievi, non è necessario alcun trattamento e la maggior parte delle persone che contrae l’epatite A guarisce senza che il fegato subisca danni permanenti.
Quali sono le cause dell’epatite A?
Il contagio avviene per via orale e il virus si diffonde soprattutto attraverso le feci.
Le condizioni igienico sanitarie del nostro Paese riducono il rischio di contagio, ma in altre zone del mondo l’epatite A è endemica e in caso ci si rechi in viaggio in questi luoghi è bene vaccinarsi contro il virus HAV.
Tra le modalità di contagio:
- Manipolazione di cibo da parte di persone infettate, che non si siano lavate con cura le mani dopo essere andate in bagno.
- Contaminazione dell’acqua da bere.
- Ingestione di frutti di mare o pesce contaminato dallo scarico delle fognature.
- Contatto sessuale, o comunque situazioni di promiscuità con persone infette (anche asintomatiche).
Quali sono i sintomi dell’epatite A?
I sintomi dell’epatite A si manifestano in genere dopo alcune settimane dall’infezione, una volta trascorso il periodo di incubazione, durante il quale la patologia è comunque contagiosa.
La fase sintomatica dura solitamente 8-10 settimane, ma può durare anche sei mesi. In alcuni casi, soprattutto nei bambini, la malattia può essere asintomatica.
Alcuni sintomi:
- Affaticamento.
- Nausea, vomito e perdita di appetito.
- Dolori e fastidio addominale, soprattutto a livello del fegato.
- Ittero.
- Urine di colore scuro.
- Febbre leggera e dolori muscolari.
Come si effettua la diagnosi?
La diagnosi dell’epatite A si effettua attraverso esami del sangue o delle feci o, nella fase sintomatica, attraverso una visita medica.