Che cos’è l’epatite B?
L’epatite B è una malattia del fegato di cui è responsabile il virus HBV; la trasmissione avviene mediante sperma, sangue e liquidi vaginali. Se si contrae l’infezione, anche in presenza di una sintomatologia severa, il recupero avviene in genere in maniera completa senza che il fegato presenti danni permanenti.
In alcuni casi però l’epatite B può cronicizzare e condurre a insufficienza epatica, cirrosi e tumore del fegato.
È disponibile un vaccino contro il virus dell’epatite B.
Quali sono le cause dell’epatite B?
Il virus dell’epatite B, una volta raggiunto il fegato, si moltiplica all’interno delle cellule dell’organo (epatociti), con conseguente infiammazione e comparsa dei sintomi. Può però anche rimanere latente a lungo, danneggiando in maniera progressiva il fegato.
Si distinguono una forma cronica e una forma acuta.
La forma cronica prevede che l’infezione duri da più di sei mesi. Il sistema immunitario fatica a liberarsi del virus, la patologia può così essere duratura e causare problematiche importanti come insufficienza epatica cronica o cirrosi. Questa forma può evolvere in forma acuta in qualunque momento.
L’epatite B acuta dura meno di sei mesi, soprattutto se a contrarre il virus sono soggetti adulti, il cui sistema immunitario riesce a sviluppare gli anticorpi in grado di combattere il virus.
Quali sono i sintomi dell’epatite B?
I sintomi in genere si presentano trascorsi tre mesi dall’infezione (fase di incubazione, contagiosa) e i più comuni sono:
- Affaticamento
- Nausea, vomito e perdita di appetito.
- Dolori e fastidi a livello addominale, specialmente nell’area del fegato.
- Ittero
- Urine di colore scuro
- Dolori articolari
Come si effettua la diagnosi?
Per la diagnosi di epatite B è utile il dosaggio dei marcatori virali specifici, molecole presenti nel sangue di chi ha contratto l’infezione.
I soggetti a rischio di epatite B dovrebbero confrontarsi con il proprio medico e controllare periodicamente la propria situazione. Sono ritenute condizioni rischiose:
- L’assunzione di sostanze stupefacenti per via endovenosa.
- La convivenza con un malato di epatite B.
- La sieropositività (HIV)
- Aver avuto rapporti sessuali con partner infetti.
- Essersi sottoposti a trattamenti di dialisi epatica.
- Assumere o aver assunto farmaci immunosoppressori.
- Gravidanza
- Rapporti omosessuali tra uomini