Che cosa sono i gliomi a basso grado di malignità?
I gliomi rappresentano circa il 30% dei tumori cerebrali complessivi e sono i più comuni tra i tumori cerebrali intrinseci primitivi. Si distinguono gliomi a basso grado di malignità e ad alto grado di malignità.
I gliomi a basso grado di malignità colpiscono in genere tra i 18 e i 50 anni e si formano nei pressi delle aree del cervello a maggiore attività funzionale, come quella motoria, del linguaggio, visiva.
La loro crescita è più diffusiva (singole cellule o gruppi di cellule lungo i fasci di fibre) che proliferativa. Possono degenerare in termini maligni, trasformandosi in un tumore a maggior grado di malignità e a più rapida proliferazione. Possono inoltre determinare la comparsa di epilessia farmaco-resistente.
Quali sono le cause dei gliomi a basso grado di malignità?
Non sono ancora note le cause all’origine della formazione di questi tumori. L’acquisizione della mutazione IDH1 è uno degli eventi molecolari ritenuti iniziali e più caratteristici delle cellule di questo tipo di neoplasia.
Quali sono i sintomi dei gliomi a basso grado di malignità?
Spesso esordiscono con crisi epilettiche, ma possono anche essere asintomatici.
Come si effettua la diagnosi?
In alcuni casi questi tumori vengono rilevati accidentalmente, nel corso dell’esecuzione di una TAC o di una risonanza magnetica encefalo in presenza, per esempio, di una cefalea o di dolore cervicale o in seguito a incidenti stradali; questi pazienti in genere sono asintomatici e non hanno mai presentato crisi epilettiche.
La diagnosi in genere si avvale della risonanza magnetica, in grado di determinare la sede e il volume della lesione. Spesso però queste lesioni appaiono come aree diffuse che non prendono il contrasto.
La risonanza magnetica encefalo di base e dopo contrasto viene spesso integrata con una risonanza magnetica funzionale e trattografica, in funzione pre-chirurgica, e da eventuali studi metabolici (RM con spettroscopia, PET).