Che cos’è la malattia di Parkinson?
La malattia di Parkinson è una patologia neurodegenerativa a carattere cronico, lentamente progressiva e in grado di inficiare diverse funzioni motorie, vegetative, comportamentali e cognitive, con ripercussioni importanti sulla qualità di vita.
Si manifesta in seguito al calo costante della produzione di dopamina nel cervello, che si verifica a causa della degenerazione dei neuroni della cosiddetta sostanza nera. Dal midollo al cervello si ha anche la comparsa di accumuli di una proteina chiamata alfa-sinucleina, che potrebbe determinare la diffusione della malattia in tutto il cervello.
Quali sono i sintomi della malattia di Parkinson?
La malattia si manifesta tipicamente con:
- tremore a riposo
- rigidità
- bradicinesia ovvero lentezza dei movimenti automatici
- instabilità posturale con perdita di equilibrio.
In genere i sintomi hanno manifestazione asimmetrica, con un lato del corpo più colpito rispetto all’altro.
Quali sono le cause della malattia di Parkinson?
Le cause non sono ancora note, ma sembra giochino un ruolo fattori genetici e ambientali. Le mutazioni di alcuni geni sono infatti alla malattia e circa il 20% dei pazienti presenta storia familiare positiva. Rilevante anche l’esposizione a sostanze tossiche: pesticidi, idrocarburi-solventi e metalli pesanti.
Come si effettua la diagnosi?
La diagnosi si avvale di una visita specialistica, che tenga anche conto della storia clinica e familiare del paziente, e il neurologo potrà richiedere l’esecuzione di esami quali risonanza magnetica ad alto campo, SPECT DATscan, PET cerebrale e scintigrafia del miocardio.