Che cos’è il piede cavo?
Il piede cavo è una malformazione congenita o acquisita che si caratterizza per una spropositata accentuazione dell’altezza dell’arcata plantare. Il piede trova appoggio sul terreno, in posizione eretta, solo sulle dita e sul calcagno: una condizione che può causare deformità del piede. Questa malformazione è più comune nelle donne.
Quali sono le cause del piede cavo?
Il piede cavo congenito è dovuto alla familiarità, ovvero a una predisposizione genetica che accomuna diverse persone della stessa famiglia e che può essere legata a uno sviluppo imperfetto dell’articolazione.
Alla base del piede cavo acquisito invece possono esserci fattori come calzature troppo corte o con tacchi troppo alti, così come la pratica di alcune attività sportive.
Il piede cavo neurologico invece è associato alla presenza di patologie neurologiche responsabili della paralisi del muscolo; ne sono un esempio la paralisi poliomielitica, la paralisi spastica, la malattia di Friedreich e la malattia di Charcot-Tooth.
Il piede cavo secondario infine deriva da processi patologici, come l’artrite reumatoide, esiti chirurgici o altri danni ai muscoli e ai tessuti del piede.
Quali sono i sintomi del piede cavo?
Il piede cavo si caratterizza per l’accentuazione dell’arco plantare, una condizione che si ripercuote sulla deambulazione. Un altro segno tipico sono le griffe digitali, ovvero le dita eccessivamente flesse.
Possono inoltre aversi arrossamento e ispessimento della cute nella parte esterna del piede, che diventa dura e callosa.
Come si effettua la diagnosi?
La diagnosi si effettua nel corso di una visita specialistica, grazie a esame obiettivo.
Laddove lo ritenga opportuno, il medico potrà suggerire l’esecuzione di esami specifici.