Che cos’è la sindrome di Sjögren?
La sindrome di Sjögren primaria è una patologia immunologica che si manifesta soprattutto con secchezza orale e oculare, ma che può coinvolgere anche altri organi e apparati, come il sistema nervoso centrale e periferico e le articolazioni.
La sindrome di Sjögren secondaria è invece simile, per segni e sintomi, ad altre patologie reumatologiche, come le connettiviti e l’artrite reumatoide.
In genere, la malattia colpisce più le donne, in particolare di età compresa fra i 30 e i 50 anni.
Quali sono le cause della sindrome di Sjögren?
Le cause non sono ancora note. Alla sua origine potrebbe esserci un trigger infettivo e una conseguente reazione autoimmune contro l’epitelio dei dotti ghiandolari. L’infiltrazione linfocitaria delle ghiandole salivari e lacrimali porta a una progressiva perdita di funzione secretoria e a un’alterazione della qualità di lacrime e saliva.
Quali sono i sintomi della sindrome di Sjögren?
La malattia si manifesta con bocca e occhi secchi. Possono poi aversi: congiuntiviti e parodontopatie, ingrossamento delle ghiandole salivari, tosse secca, secchezza di cute e organi genitali. Altre manifestazioni comprendono artralgie, parestesie, astenia, vasculite cutanea.
Come si effettua la diagnosi?
I criteri classificativi della sindrome di Sjögren comprendono la presenza di due elementi tra test di alterata secrezione lacrimale positivo (test di Schirmer, test alla fluoresceina, test al verde di Lissamina, BUT); biopsia delle ghiandole salivari minori probante; presenza degli anti-SSA o degli anti-SSB o degli ANA a titolo > 1:320 e fattore reumatoide.
Per la diagnosi potrebbe anche rendersi necessaria la biopsia delle ghiandole salivari minori delle labbra, che dimostra aggregati di linfociti periduttali (> 50/4 mm2) definiti foci.