La disfagia è un disturbo che non consente una corretta deglutizione. Spesso si manifesta nelle persone più anziane, ma può colpire anche altre fasce di età e provocare dolore. Se il problema è occasionale e riconducibile ad esempio a una masticazione scorretta, non deve destare eccessive preoccupazioni. A volte, però, il disturbo è persistente e la condizione che ne è alla base necessita di un trattamento specifico.
Quali malattie possono essere correlate alla disfagia?
Tra le patologie che possono essere associate a disfagia troviamo:
- AIDS
- Amiloidosi
- Aneurisma aortico
- Botulismo
- Bronchite
- Calcolosi salivare
- Candida
- Diverticoli esofagei
- Ebola
- Ernia iatale
- Esofagite
- Faringite
- Fibrosi cistica
- Gastrite
- Gozzo
- Laringite
- Malattia di Chagas
- Malattia di Wilson
- Miastenia gravis
- Mononucleosi
- Morbo di Parkinson
- Palatoschisi
- Parotite
- Pemfigo volgare
- Poliomielite
- Rabbia
- Reflusso gastroesofageo
- Sclerodermia
- Sclerosi multipla
- Sindrome di Sjögren
- Tetano
- Tonsillite
- Tracheite
- Tumore allo stomaco
- Tumore dell’esofago
- Tumore della tiroide
- Tumore delle ghiandole salivari
- Tumori della laringe
- Ulcera peptica
Questo non vuole assolutamente essere un elenco esaustivo e si raccomanda sempre di rivolgersi al proprio medico di fiducia in caso di persistenza sistematica dei sintomi esposti.
Che cure o rimedi si possono adottare contro la disfagia?
Il trattamento più efficace per la disfagia cambia in base alla patologia che ne è all’origine. A volte è opportuno rivolgersi a un logopedista o a un esperto nella rieducazione della deglutizione per imparare esercizi o strategie che aiutino a coordinare i muscoli per deglutire meglio. In altri casi possono essere necessari farmaci, interventi chirurgici o alimentazioni speciali, ad esempio a base di liquidi o sondino naso gastrico.
In generale, nei casi meno gravi, può essere utile aumentare la frequenza dei pasti ma ridurne la quantità; tagliare il cibo in piccoli pezzi, preferendo alimenti più facili da deglutire ed evitare alcolici, tabacco e caffeina, i quali contribuiscono a peggiorare il reflusso gastroesofageo che condiziona la disfagia iniziale.
Quando è opportuno consultare il proprio medico in caso di disfagia?
Se la difficoltà a deglutire è un problema costante e se è collegato a vomito o a perdita di peso è opportuno rivolgersi al medico. Se invece un episodio di disfagia determina un’ostruzione delle vie respiratorie è necessario recarsi al Pronto soccorso.