Il rientro del capezzolo è una condizione in cui il capezzolo inizia a premere verso l’interno del seno, cambiare posizione e piegarsi su se stesso. È un fenomeno che può interessare uno solo o entrambi i seni e si differenzia dal cosiddetto capezzolo invertito, una condizione presente sin dalla nascita in cui il capezzolo non sporge sulla superficie del seno, ma rimane appiattito a livello dell’areola. Distinguere queste due tipologie di capezzolo è semplice: quando il capezzolo è invertito può essere costretto a fuoriuscire, ad esempio attraverso un massaggio o con il freddo; al contrario un capezzolo retratto non protrude in superficie nemmeno se stimolato.
Il rientro del capezzolo può essere provocato dall’invecchiamento, da un’ectasia duttale, da una mastite o da un cancro al seno. In particolare, i capezzoli retratti legati a un tumore sono in genere accompagnati da perdite di siero o di sangue dal capezzolo stesso.
Quali malattie possono essere correlate al rientro del capezzolo?
Tra le patologie che possono essere associate al rientro del capezzolo sono incluse:
- Cancro al seno
- Ectasia duttale
- Mastite
È importante ricordare che questo non è un elenco esaustivo ed è sempre meglio rivolgersi al proprio medico di fiducia in caso di persistenza dei sintomi.
Che rimedi esistono contro il rientro del capezzolo?
Per il rientro del capezzolo possono esserci trattamenti diversi in base alla sua causa. Se si tratta di un semplice problema estetico è possibile correggerlo con un intervento chirurgico. Cause specifiche possono invece richiedere terapie mirate variabili da caso a caso.
Quando consultare il proprio medico in caso di rientro del capezzolo?
In caso di rientro del capezzolo è opportuno rivolgersi al medico per accertarne le cause. Il consulto con un esperto deve essere particolarmente tempestivo in caso di perdite sierose o di sangue.