La sciatalgia è un dolore, una debolezza, un intorpidimento o un pizzicore ad una gamba. Alla sua origine c’è una pressione o un danno a livello del nervo sciatico, che inizia nella parte bassa della schiena e scorre lungo la gamba.
In genere il dolore interessa una sola gamba, compare lentamente e può peggiorare dopo essersi alzati o seduti, durante la notte, tossendo, starnutendo o soffiandosi il naso, piegandosi in avanti o camminando.
Le cause del problema possono comprendere un’ernia del disco, una stenosi spinale, la sindrome del piriforme, un trauma pelvico, una frattura o un tumore.
Quali malattie possono essere correlate alla sciatalgia?
Tra le patologie che possono essere associate alla sciatalgia sono incluse:
- Artrosi
- Ernia del disco
- Sindrome del piriforme
- Stenosi spinale
È importante ricordare che questo non è un elenco esaustivo e che è sempre meglio rivolgersi al proprio medico di fiducia in caso di persistenza dei sintomi.
Che rimedi esistono contro la sciatalgia?
A volte la sciatalgia guarisce da sola. Per alleviare il dolore è possibile applicare del ghiaccio per le prime 48-72 ore, per poi passare a impacchi caldi. Anche gli antidolorifici possono essere d’aiuto. In generale è consigliabile non rimanere fermi a letto, ma ridurre il movimento durante i primi due giorni e poi riprendere gradualmente l’attività fisica.
Altre volte può risultare necessaria una fisioterapia, l’assunzione o l’iniezione di medicinali o anche un intervento chirurgico. Tutto dipende dalla causa sottostante.
Quando consultare il proprio medico in caso di sciatalgia?
In caso di sciatalgia è opportuno rivolgersi al medico se il dolore è molto forte, se dura da più di 4 settimane o è conseguente a un forte colpo o una caduta oppure se sono presenti i seguenti sintomi: febbre, gonfiori o arrossamenti a livello della schiena, intorpidimento o dolore alle natiche, alle cosce, alla gamba o all’inguine, bruciori durante la minzione o sangue nelle urine, incontinenza urinaria o fecale, dolore anche al di sotto del ginocchio, peggioramento del fastidio in posizione seduta o tale da causare risvegli notturni, una perdita di peso ingiustificata e assunzione di steroidi o di droghe in endovena.