Addio a Enrico Marenco di Moriondo, il «presidente amico» della Fornaca


Aveva 87 anni ed era stato presidente del Consiglio di amministrazione della Clinica Fornaca e della Clinica Cellini dal 2005 al 2019. «È stato un presidente amico, che sentivamo autenticamente vicino per dubbi o consigli, sempre disponibile e presente» lo ricorda Margherita Patti, Direttore generale della Clinica Fornaca. Si è spento sabato 5 settembre a […]

Aveva 87 anni ed era stato presidente del Consiglio di amministrazione della Clinica Fornaca e della Clinica Cellini dal 2005 al 2019. «È stato un presidente amico, che sentivamo autenticamente vicino per dubbi o consigli, sempre disponibile e presente» lo ricorda Margherita Patti, Direttore generale della Clinica Fornaca.

Si è spento sabato 5 settembre a Torino il dottor Enrico Marenco di Moriondo, presidente del Consiglio di amministrazione della Clinica Fornaca e della Clinica Cellini dal 2005 al 2019.

Uomo di riconosciuta eleganza e inflessibilità, Enrico Marenco di Moriondo aveva compiuto 87 anni lo scorso 5 marzo e, nel corso della sua decennale attività manageriale, aveva rivestito ruoli di primaria importanza anche nelle diverse società di Reale Mutua, dove sedeva ancora nel Consiglio di amministrazione.

«Il mio ricordo è quello di una conoscenza nata tanti anni fa, quando un austero signore mi aveva lungamente intervistato per capire se ero l’uomo giusto, e poi nel tempo era diventata amicizia», esordisce il dottor Fabio Marchi, attuale presidente del Consiglio di amministrazione di Fornaca e Cellini e per vent’anni Amministratore delegato delle due strutture. Grazie anche al suo consenso è quindi nata la squadra che ha intensamente lavorato per la crescita delle due Cliniche: «Nel tempo ho imparato ad apprezzare la sua ricerca della forma sostanziale, radicata in uno stile nobile tutto torinese – aggiunge Marchi -. La nostra crescente confidenza si era completata solo al passaggio di consegne: “Adesso che non sono più presidente possiamo anche darci del tu”, mi aveva detto infrangendo la barriera del “lei”, mantenuta fino al giorno prima senza però impedire che la nostra reciproca stima si trasformasse in amicizia». Conclude Fabio Marchi: «È sempre stato molto affezionato alle nostre strutture ed è sempre stato prodigo di complimenti per le cose realizzate in questi anni in Fornaca e in Cellini. Era un uomo molto rigoroso, capace di un umorismo raffinato ma pungente, tanto da risultarmi familiare nel mio essere toscano».

Il sostegno all’attività delle Cliniche emerge anche dalle parole della dottoressa Margherita Patti, Direttore generale della Fornaca: «In tutti questi anni, il dottor Marenco di Moriondo ci ha sempre sostenuto in modo cortese e delicato, con stile sabaudo e con calore e affetto davvero particolari- racconta -. Con la sua proverbiale puntualità, era una presenza costante che partecipava a tutti i nostri appuntamenti e che si interessava di tutto: dalle cure ai pazienti alla conoscenza dei medici e ai dettagli sulle nuove tecnologie utilizzate in sala operatoria». Anche nelle parole di Margherita Patti emerge il lato umano di Marenco di Moriondo: «È stato un presidente amico, che sentivamo autenticamente vicino per dubbi o consigli, sempre disponibile e presente. Un uomo con un grande senso dell’ironia, piacevole e puntuale in tutte le sue azioni».

Chi ha lavorato a stretto contatto con il dottor Enrico Marenco di Moriondo è stata anche la dottoressa Alessandra Cardani, responsabile di Amministrazione e Controllo di Gestione delle Cliniche: «Era un uomo molto carismatico, diretto ed estremamente puntiglioso che, pur nella sua innata gentilezza, sul lavoro non perdonava nulla. Ai miei occhi era imperituro, con la sua scomparsa, ha lasciato un vuoto: faceva parte di noi ed era un prezioso punto di riferimento».