Artroscopia dell’anca, l’intervento che allontana la protesi


Artroscopia dell’anca: un intervento capace di togliere il dolore e di ritardare il ricorso alla protesi. Si tratta di un trattamento conservativo rivolto in primis a pazienti di età inferiore ai 45 anni che si sta affermando come alternativo a quello più noto e tradizionale a cielo aperto. «L’artroscopia dell’anca riduce i tempi di recupero e […]

Artroscopia dell’anca: un intervento capace di togliere il dolore e di ritardare il ricorso alla protesi. Si tratta di un trattamento conservativo rivolto in primis a pazienti di età inferiore ai 45 anni che si sta affermando come alternativo a quello più noto e tradizionale a cielo aperto.

«L’artroscopia dell’anca riduce i tempi di recupero e comporta minori rischi infettivi – spiega il dottor Alessandro Aprato, ortopedico della Clinica Fornaca -: è un trattamento ideale per il paziente che comincia ad avvertire fastidi all’anca ma che è ancora distante dal dover ricorrere a un intervento protesico». Si tratta in prevalenza di correggere piccole malformazioni che fanno da autentico “starter” per l’artrosi: «Se trattate in tempo, prima cioè che il danno si estenda, permettono di salvare l’anca o quantomeno di posticipare il ricorso alla chirurgia protesica», prosegue il dottor Aprato. Che aggiunge: «I pazienti che ricorrono all’artroscopia dell’anca sono spesso sportivi che lamentano come sintomo principale un dolore all’inguine. Di fatto sono portatori di un’anca imperfetta che li conduce ad accusare la relativa artrosi in anticipo rispetto al resto della popolazione. Correggere quella piccola malformazione sposta in avanti il problema e talvolta lo risolve in modo definitivo».

L’imperfezione d’anca si spiega con il conflitto femoro-acetabolare che rappresenta un punto critico per molti sportivi: «Soprattutto per quelli che sono portati a compiere molte rotazioni verso l‘interno – rivela il dottor Aprato -: il portiere di hockey, l’atleta di arti marziali che sferra calci a una certa altezza, il calciatore e anche la ballerina. Sfruttano tutti quanti il massimo “range” di movimento e basta una piccola imperfezione, tipo una testa del femore non perfettamente sferica o stretta “a pinza” dalla coppa acetabolare, a generare un’artrosi d’anca precoce».

 

Come si svolge l’intervento di artroscopia dell’anca?

Rispetto a quella di ginocchio o di spalla, l’artroscopia dell’anca è tecnicamente più complessa: «Intanto perché si deve creare uno spazio articolare che l’anca non ha – precisa il dottor Aprato – e poi perché lavorando in una cavità chiusa è necessario un artroscopio particolare che guarda a 70 gradi e che consente di trattare in modo adeguato il labbro acetabolare, paragonabile a un menisco, che si trova tra le due strutture». E’ un intervento che per la sua esecuzione richiede fino a due ore di tempo, prevede la dimissione del paziente il giorno successivo e richiede quindici giorni di stampelle senza carico.

Si tratta soprattutto di un tipo di trattamento che per le sue caratteristiche complica la cosiddetta “learning curve” di chi lo esegue: per diventare un buon artroscopista d’anca sono necessari molti interventi in più di quelli sufficienti in altri settori.

In questo senso, il percorso del dottor Aprato rappresenta una garanzia: cresciuto alla scuola del professor Alessandro Massè, non ancora trentenne ha maturato esperienze in Texas e a Londra per poi specializzarsi nell’artroscopia dell’anca dal professor Richard Villar, guru internazionale della specialità che nel 2011 lo aveva assunto nel suo Centro presso l’ospedale di Cambridge. La collaborazione tra il dottor Aprato e il professor Massè prosegue peraltro ancora oggi all’ospedale CTO e alla Clinica Fornaca: «Il nostro ambulatorio condiviso – conclude il dottor Aprato – fa sì che il paziente della Fornaca con un problema all’anca venga preso in carico e trattato a seconda delle competenze richieste. Noi gli spieghiamo in cosa consiste il suo problema e come è possibile affrontarlo, dopodiché lo assistiamo nella scelta del percorso di cura più adatto».