«La dieta detox è di gran moda: se ne parla ovunque, da radio e tv passando per Internet e riviste femminili, sempre presentata come una dieta fantastica, capace in appena tre, sette o quindici giorni, di eliminare le tossine e favorire il dimagrimento. Peccato che per la comunità scientifica internazionale la dieta detox non esista. Ogni dieta deve cercare di assicurare il benessere e la sua continuità nonché la prevenzione delle malattie e, soprattutto, deve essere individualizzata per fornire all’individuo il giusto apporto di nutrienti in base a età, sesso, attività fisica, tipo di lavoro e di eventuali malattie. Ogni dieta è impegnativa perché comporta prendersi cura di sé nel tempo, non solo per entrare nel costume da bagno estivo o per disintossicare l’organismo una volta l’anno: va fatta con grande attenzione tenendo conto di quello che siamo come individui, non come una popolazione di gente. Quelle che troviamo sui giornali sono diete costruite su un’ipotetica popolazione nelle stesse condizioni, ma nessuno di noi è nelle stesse condizioni di qualcun altro». Con queste parole la dottoressa Mariacristina Ghigo, nutrizionista del Centro di Endocrinologia, diabetologia e metabolismo della Clinica Fornaca, mette in guardia dalle facili illusioni che possono accompagnare l’approccio a qualsiasi dieta.
Dottoressa Ghigo, il nostro organismo ha davvero la necessità di disintossicarsi?
«Detox significa disintossicazione da tutte le tossine accumulate dall’organismo, non soltanto nel periodo invernale per via di stravizi natalizi o ridotta attività fisica. Le tossine sono molto spesso la conseguenza di alimenti di scarsa qualità e farmaci che assumiamo in modo più o meno diretto (pensiamo alle carni ricche di antibiotici o alle verdure ricche di antiparassitari) nonché di altre sostanze che purtroppo vengono sempre più a contatto con noi: dagli inquinanti presenti nell’aria e negli alimenti alle sostanze come gli additivi alimentari (coloranti, esaltatori di sapidità e altro). In questo periodo dell’anno che è di risveglio, l’organismo può sentirsi sovraccarico, le persone possono ritrovarsi stressate e stanche fino ad accusare qualche fastidio (lingua con patina biancastra, alitosi, gonfiore addominale, difficoltà digestive) che segnala un affaticamento nel trattare le tossine, compito svolto dagli organi emuntori (fegato, intestino, reni, polmoni, pelle) che si occupano di eliminarle, filtrarle o renderle più semplici».
È perciò così sconsigliato affidarsi alle diete che si leggono in giro?
«Spesso sui giornali troviamo diete che non hanno senso: la detox, quella del melograno, dell’uva o del minestrone, addirittura quella del digiuno, davvero pericolosa perché scompensa tutto il metabolismo glucidico. È vero che queste diete favoriscono il consumo di alimenti con funzione purificante dell’organismo, ma molto spesso esagerano con il contributo di fibre e, per favorire il dimagrimento, indicano un contenuto calorico bassissimo. Se a una persona che ogni giorno necessita di 2000 calorie viene suggerita una dieta che per alcuni giorni la obbliga ad appena 1000/1200 calorie, il risultato è due volte negativo: l’organismo non viene disintossicato né si hanno le energie sufficienti a svolgere al meglio le proprie attività».
Come si può affrontare il periodo di stanchezza?
«Nella propria dieta è opportuno potenziare il consumo di alcuni alimenti che sono presenti in questo periodo in natura e che hanno una funzione purificante già nota da tempo. Verdura a foglia verde amarognola come la catalogna, crucifere come cavoli, cavolini e broccoletti, insalate come i radicchi. Tutte verdure diuretiche, ricche di fibre e minerali e sostanze antiossidanti, quindi anti invecchiamento. Aiutano a drenare i liquidi in eccesso, spesso carichi delle tossine che gli organi faticano a eliminare. La cosa più importante è però l’uso di grandi quantità d’acqua: almeno un litro e mezzo al giorno, se non addirittura due litri o due litri e mezzo. Si può bere di più anche attraverso l’uso di tisane: ortica, tarassaco, cardo mariano, carciofo, tutti vegetali ricchi di proprietà depurative, che come decotto o infuso possono essere consumate tutti i giorni. È altresì importante limitare il consumo di quei primi piatti esageratamente conditi che solo in inverno possono avere un significato. In fondo, la natura ci dice già tutto e per stare meglio sarebbe sufficiente seguirla».
Qual è il consiglio finale del nutrizionista?
«La dieta va sempre individualizzata, affidarsi a un professionista significa ricevere consigli utili per capire come comportarsi e se è davvero il momento di decongestionare organi sovraccarichi di tossine. In fondo, la dieta dovrebbe essere la semplice acquisizione di una serie di accortezze che ci aiutano a stare meglio nonché di uno stile di vita che in alcuni momenti dell’anno può essere forzato per favorire il nostro benessere».