È stato presentato lo scorso 11 settembre “L’età non è uguale per tutti”, il volume della giornalista e comunicatrice scientifica scritto con il contributo di un team di medici e ricercatori di Humanitas Research Hospital. Nell’occasione, l’autrice ha dialogato su come restare giovani con il professor Giancarlo Isaia e il professor Fabio Orlandi.
Sala grande del Circolo dei Lettori di Torino gremita in ogni ordine di posti per la presentazione del libro di Eliana Liotta, “L’età non è uguale per tutti”, edito da “La nave di Teseo” e scritto grazie al contributo multidisciplinare di un team di medici e ricercatori di Humanitas Research Hospital.
È accaduto lo scorso 11 settembre, quando l’autrice, giornalista e comunicatrice scientifica, firma della rubrica settimanale e del blog “Il bene che mi voglio” su “Io donna” del Corriere della Sera e per sette anni alla guida del mensile “OK Salute”, ha dialogato con il professor Giancarlo Isaia, presidente dell’Accademia di Medicina di Torino, specialista della Clinica Fornaca e responsabile di Geriatria e Malattie metaboliche dell’osso della Città della Salute e della Scienza di Torino e con il professor Fabio Orlandi, responsabile di Endocrinologia e Metabolismo dell’Ospedale Humanitas Gradenigo di Torino.
«Si tratta di un libro splendido che coinvolge tutti», ha premesso Edoardo Vigna, caporedattore culturale di “Sette” del Corriere della Sera che ha moderato l’incontro. Il libro di Eliana Liotta, pubblicato lo scorso maggio e già giunto alla quinta edizione grazie al costante stazionamento nelle classifiche dei best seller italiani, racconta le battaglie tra bene e male che avvengono nel nostro corpo e suggerisce come applicare alla propria quotidianità i risultati delle ricerche scientifiche: dalla dieta antinfiammatoria con i cibi smart della giovinezza, a esercizi e consigli contro lo stress.
«La chiave per frenare il decadimento fisico e, addirittura, riportare indietro le lancette del tempo è spegnere l’infiammazione cronica – ha spiegato Eliana Liotta -. Sono i piccoli fuochi silenziosi che ardono dentro di noi ad accompagnare le rughe sulla pelle e i mali più diffusi, dal cancro al diabete, dalle patologie cardiovascolari all’obesità e all’Alzheimer». Nella prima parte del suo saggio, l’autrice ha spiegato come in un romanzo e con linguaggio narrativo le battaglie tra bene e male che avvengono nel nostro corpo, con i soldati del sistema immunitario ingaggiati in una guerra quotidiana che nessuno immagina di combattere. Nella seconda parte del libro, trova invece spazio una guida facile e pratica per applicare alla propria quotidianità i risultati delle ricerche: intervenire per spegnere gli stati infiammatori significa agire su più fronti e combinare un ventaglio di azioni che fanno vivere in potenza di più e meglio». Sull’importanza della dieta mediterranea s’è soffermato il professor Isaia: «Contiene tutti i principi attivi menzionati nel libro e rappresenta un patrimonio di benessere che non a caso è stato riconosciuto persino dall’Unesco», ha sottolineato. «Per fortuna gli italiani si dimostrano ancora affezionati a una tradizione che una volta era una necessità e oggi rappresenta un toccasana per la nostra salute». La corretta alimentazione rappresenta uno degli elementi cardine nel processo di dilatazione della giovinezza: «Dobbiamo invecchiare bene e per riuscirci possiamo aiutarci anche con la giusta dose di movimento e rinunciando al fumo – ha proseguito il professor Isaia -, buone abitudini che portano a ridurre l’assunzione di farmaci e a generare un miglioramento nello stato di benessere generale».
A farci stare meglio concorre anche una corretta gestione dello stress: «I ritmi frenetici di oggi generano stress in automatico – ha ammonito il professor Orlandi -, in quelle condizioni è perciò il comportamento alimentare quello che andiamo a modificare in prima battuta, un meccanismo pericoloso che va ad alimentare le braci indicate dall’autrice del libro come fonte di infiammazione perenne per il nostro organismo».
«Gli scienziati prescrivono tre pillole antinfiammatorie: cibo sano, movimento e controlli – ha concluso Eliana Liotta –. Ma si dovrebbero raccomandare anche pillole d’amore e di curiosità. Perché lo stress cronico infiamma e la gioia e la voglia di imparare, sempre, rappresentano un efficace antidoto».