Applicato alla colonscopia aiuta a rilevare il 13% in più di polipi o lesioni tumorali del colon.
L’algoritmo è stato validato nell’AI Center di Humanitas dopo lo studio disegnato e coordinato dal professor Alessandro Repici, responsabile dei Servizi di Endoscopia digestiva della Clinica Fornaca.
Durante una colonscopia, un algoritmo dell’intelligenza artificiale aiuta i medici a rilevare in tempo reale lesioni sospette per il cancro al colon. Il dispositivo medico che utilizza questo algoritmo è stato approvato due settimane fa dall’americana FDA (Food and Drug Administration) con dati tutti italiani: l’algoritmo, infatti, è stato validato nell’AI Center di Humanitas dopo lo studio disegnato e coordinato dal professor Alessandro Repici, responsabile dei Servizi di Endoscopia digestiva della Clinica Fornaca, direttore del Dipartimento di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva di Humanitas e docente di Humanitas University. Allo studio hanno partecipato anche gli ospedali Regina Margherita di Roma e Valduce di Como.
“GI Genius”, così si chiama il dispositivo endoscopico ad intelligenza artificiale applicato alla colonscopia, aiuta a rilevare il 13 per cento in più di adenomi (polipi) o lesioni tumorali del colon generando marcatori e suoni a basso volume che segnalano al medico dove è necessaria una valutazione visiva più approfondita. «Il dispositivo, applicato alla colonscopia tradizionale, suggerisce al medico aree del colon che potrebbe non aver notato – osserva il professor Repici – riducendo il rischio umano di non vedere lesioni sospette e aumentando la precisione diagnostica per il tumore del colon retto. Tuttavia, il device non si sostituisce allo specialista, né agli esami di laboratorio e non fornisce alcuna valutazione diagnostica, né suggerisce come gestire i polipi sospetti. Spetta sempre al medico decidere se la lesione sia sospetta e come procedere secondo la pratica clinica standard e le linee guida».
L’agenzia FDA ha valutato la sicurezza e l’efficacia di “GI Genius” attraverso uno studio tutto italiano, multicentrico, prospettico, randomizzato e controllato, condotto su 700 pazienti di età compresa tra 40 e 80 anni che si sottoponevano a una colonscopia per lo screening o alla sorveglianza del cancro colon-rettale, a seguito di sangue nelle feci o sintomi gastrointestinali. I partecipanti allo studio hanno effettuato colonscopia standard con il dispositivo ad intelligenza artificiale o solamente colonscopia standard. «L’utilizzo dell’intelligenza artificiale applicata alla colonscopia tradizionale è stata in grado di identificare adenomi o carcinomi confermati dagli esami di laboratorio con una precisione diagnostica aumentata del 13 per cento – conferma il professor Repici. – Il lavoro sta proseguendo con ulteriori studi di approfondimento in questo ambito».
Il cancro colon-rettale è il secondo tumore più frequente in Italia: in genere inizia da adenomi (polipi intestinali) che si formano sulla parete del colon o da altre lesioni precancerose nel retto o nel colon (intestino crasso). La colonscopia endoscopica, esame che fa parte dello screening del cancro colon-rettale e del piano di sorveglianza, viene eseguita da medici endoscopisti per rilevare alterazioni o anomalie nel rivestimento del colon e del retto. La colonscopia comporta il passaggio di un endoscopio, ovvero un tubo sottile e flessibile con una telecamera all’estremità, attraverso il retto e per tutta la lunghezza del colon, per permettere al medico esperto di visualizzare eventuali segni di cancro o lesioni precancerose.