Il colon wash è un trattamento indicato per tutti i pazienti che possono sottoporsi all’esame di colonscopia: non comporta rischi ed è indolore, tanto da essere eseguito senza anestesia. «Si tratta di una procedura importante poiché per la colonscopia è necessaria una pulizia adeguata», spiega il professor Alessandro Repici, responsabile dell’Endoscopia digestiva della Clinica Fornaca.
Colon Wash per la colonscopia: prima di sottoporsi all’esame che esplora le pareti interne del colon, è necessario sottoporsi a un adeguato lavaggio intestinale. Di norma ci si affida a un “beverone” da due o quattro litri che talvolta può risultare però mal tollerato dai pazienti e più raramente, per via della presenza di polietilenglicole, può risultare addirittura controindicato. Il Colon Wash (o “Idrocolon pulizia”) rappresenta una valida alternativa per i pazienti che tollerano male la preparazione intestinale standard: molto utile ed efficace, il Colon Wash è un trattamento disponibile anche in Fornaca che rende ancora più completo il servizio rivolto ai pazienti dall’Endoscopia digestiva diretta dal professor Alessandro Repici, responsabile e coordinatore dei Servizi di Endoscopia digestiva degli ospedali Humanitas e professore di Gastroenterologia alla Humanitas University di Milano.
L’azione del Colon Wash consente di eliminare tutto il materiale fecale grazie a un lavaggio completo, molto più efficace del tradizionale clistere che agisce solo sull’ultima parte del colon o dell’Idrocolonterapia che elimina solo i residui più grossi. «Si tratta di una differenza fondamentale, soprattutto per via del fatto che la colonscopia necessita di una pulizia intestinale davvero completa se vuole ottenere un’identificazione di tutte le lesioni polipoidi potenzialmente presenti nel colon», evidenzia il professor Repici.
Il trattamento di pulizia con il Colon Wash dura 45 minuti, al termine dei quali il paziente effettua subito la colonscopia. La procedura non comporta rischi né risulta dolorosa: il paziente avverte addirittura una sensazione di benessere per merito dell’acqua tiepida che percorre il colon e del massaggio che gli viene praticato sull’addome. Non c’è perciò bisogno di sedazione perché si tratta di una procedura indolore che richiede la collaborazione del paziente.
Come avviene la seduta di Colon Wash? Il paziente viene disteso su un fianco o supino e gli viene inserita nel retto una cannula fornita di due tubi e collegata a un’apparecchiatura che controlla pressione e temperatura dell’acqua: il più piccolo dei due tubi serve a far entrare l’acqua, il secondo a favorire la fuoriuscita del materiale asportato e dell’acqua usata. La terapia viene sempre personalizzata a seconda della risposta del paziente e viene supportata da un massaggio all’addome che la rende ancora più efficace. L’intero esame risulta peraltro inodore, in quanto avviene attraverso un sistema a circuito chiuso.
In tema di preparazione preliminare, nei quattro giorni precedenti l’esame occorre osservare una dieta a scarso contenuto di fibre, alla quale è bene associare la sera prima un blando lassativo. A differenza di altre metodiche, il Colon Wash non richiede al paziente di assumere liquidi extra. La dieta povera di fibre consente comunque di consumare molti cibi: latte, yogurt bianco, formaggi, pasta, riso, pane e derivati (purché non integrali), carne bianca e rossa (purché priva di nervature), affettati, uova, pesce, dolci al cucchiaio, biscotti e torte, gelati senza frutta, caffè, tè, tisane, zucchero, miele e dolcificanti. Sono invece da evitare: verdure, frutta (fresca e secca), legumi, yogurt con frutta in pezzi o cereali, pasta, riso o pane integrali, carne con nervature o filamenti, dolci preparati con farina integrale, succhi di frutta con polpa e spremute. Nel giorno che precede l’esame è infine necessario assumere esclusivamente liquidi, a pranzo e a cena.