Intervento straordinario in Fornaca: un’ernia discale trattata con l’esoscopio 3D


L’intervento è stato eseguito alla Clinica Fornaca dall’équipe di Chirurgia vertebrale guidata dal dottor Marco Mannino e dal dottor Riccardo Parisotto: «È uno strumento rivoluzionario che regala al chirurgo una serie di importanti vantaggi e permette al paziente un recupero ancora più celere».

L’intervento è stato eseguito alla Clinica Fornaca dall’équipe di Chirurgia vertebrale guidata dal dottor Marco Mannino e dal dottor Riccardo Parisotto: «È uno strumento rivoluzionario che regala al chirurgo una serie di importanti vantaggi e permette al paziente un recupero ancora più celere».

Un’ernia discale lombare trattata con un intervento di mini-microdiscectomia trans laminare grazie all’ausilio di un esocopio 3D, strumento in dotazione alla Clinica Fornaca e oggi unico in Piemonte. L’intervento è stato eseguito a fine gennaio dall’équipe composta dal dottor Marco Mannino e dal dottor Riccardo Parisotto, ambedue chirurghi vertebrali, dall’anestesista Luigi Coldipietro, dallo strumentista Simone Bonci e dalla Oss di sala operatoria Manuela Besio.

Di norma, la microdiscectomia permette di ridurre l’impatto sulle strutture ossee, muscolari e dell’anello fibroso che fa da impalcatura al disco intervertebrale. Risulta perciò una tecnica meno invasiva rispetto ad alternative chirurgiche di riferimento come la discectomia standard, percutanea ed endoscopia. L’uso dell’esoscopio 3D, preferito al classico microscopio operatorio, ha reso l’intervento ancora più efficace: «Si tratta di uno strumento rivoluzionario per il chirurgo e per il paziente – conferma il dottor Mannino -. Consente di visionare tutte le strutture anatomiche nervose mediante un monitor 4K e 3D che offre una qualità di immagine del tutto diversa da quella del microscopio».

I vantaggi dell’esoscopio in dotazione alla Fornaca vengono sottolineati ancora dal dottor Mannino: «Negli interventi molto lunghi, che risultano piuttosto frequenti nella Chirurgia vertebrale – spiega – spesso occorre assumere posizioni molto scomode che dopo qualche ora stancano il chirurgo. L’esoscopio consente di stancarsi meno e di conservare maggiore freschezza e lucidità nell’arco dell’intero intervento. Inoltre, l’utilizzo degli occhiali 3D non affatica la vista, come accade invece lavorando al microscopio». Ulteriore vantaggio sottolineato dal dottor Mannino, anche responsabile della Chirurgia vertebrale IV di Humanitas Cellini, specializzata nel trattamento completo delle patologie della colonna vertebrale e con un’alta specializzazione nei trattamenti della patologia vertebro-midollare, è il minor ingombro favorito dall’utilizzo di questa tecnica: «Con più spazio a disposizione si possono usare più strumenti», conferma.

Il dottor Mannino e il dottor Parisotto hanno eseguito tutto l’intervento sotto visione esoscopica 3D con l’ausilio del Vitom 3D guidato dal braccio robotizzato ARTip cruise, sistema adottato dalla Clinica Fornaca. I due monitor 3D-4K presenti in sala operatoria hanno permesso la visione tridimensionale di tutte le fasi operatorie, fino alla rimozione dell’ernia.

Il paziente operato con questa tecnica esoscopica 3D è un atleta professionista di circa trent’anni che, a fronte di un’ernia discale lombare espulsa, necessitava di un celere ritorno agli allenamenti e alle gare: «L’intervento di mini-microdiscectomia trans laminare ha obbedito in toto a questa esigenza e gli ha consentito un recupero molto veloce», conclude il dottor Marco Mannino.