A Daegu (Corea del Sud), il chirurgo è diventato membro d’onore dell’Elsa, la più grande e prestigiosa associazione mondiale di chirurgia endoscopica e laparoscopica. «Riconoscimento a 25 anni di lavoro in campo mininvasivo con risultati a disposizione di tutti».
Nel regno della tecnologia applicata alla chirurgia, i riflettori illuminano il professor Mario Morino, nominato lo scorso 3 settembre a Daegu, in Corea del Sud, membro d’onore della Elsa (Endoscopic and laparoscopic surgeons of Asia), la più grande e prestigiosa associazione mondiale di chirurgia endoscopica e laparoscopica. Il professor Morino, chirurgo della Clinica Fornaca, ordinario di Chirurgia generale e digestiva dell’Università di Torino e direttore della Chirurgia universitaria della Città della Salute e della Scienza, è così entrato nel ristrettissimo novero di chirurghi extrasiatici ammessi all’accademia mondiale della chirurgia mininvasiva: «Che è nata in Europa – spiega il professor Morino – ma che da molto tempo vede ormai i paesi asiatici figurare tra quelli più all’avanguardia. Corea del Sud, Giappone e anche Cina sono leader assoluti, soprattutto in materia di chirurgia del cancro gastrico».
La trasferta asiatica del professor Mario Morino ha peraltro coinciso con uno scambio di esperienze con i colleghi e le strutture coreane: «Ho avuto la possibilità di operare al National Cancer Center di Seul, rafforzando così i rapporti di studio e collaborazione che da anni l’università di Torino intrattiene con Corea del Sud, Giappone e Cina». Il professor Morino legge il titolo ottenuto come un riconoscimento «per i 25 anni di attività del nostro Centro di chirurgia» e come un momento di cesura «tra il grande lavoro svolto finora e quello che ci attende da oggi in avanti».
Lavoro che a Torino conta su una base solida: «Da un punto di vista tecnico la nostra esperienza è superiore a quella dei colleghi – rivela il professor Morino -, mentre la tecnologia applicata alla nostra chirurgia è la stessa ed è confortata dalla lunga esperienza maturata sul campo da chi, come il sottoscritto, è stato tra i precursori della chirurgia mininvasiva». Tecnologia all’avanguardia che, abbinata al comfort e ai servizi destinati al paziente, permette al professor Morino di operare ai più alti livelli anche alla Clinica Fornaca: «C’è piena disponibilità delle migliori tecnologie chirurgiche, tutti i giorni siamo pronti a fare fronte alle esigenze del paziente nel migliore dei modi». La tecnica mininvasiva ha un’efficacia pari o superiore a quella tradizionale e produce risultati capaci di migliorare la qualità di vita del paziente. «Rispetto al taglio tradizionale, la laparoscopia esibisce una serie di vantaggi: estetico (qualche forellino di pochi millimetri sull’addome anziché la solita cicatrice), pratico (tre o quattro giorni di ricovero in meno) e di tempi di ripresa che rimettono in forma il paziente in quindici giorni anziché in quaranta».
Diventare membro d’onore dell’Elsa ha per il professor Morino anche un importante significato legato alla storia della sua famiglia. Nel 2016 ricorrerà il 50esimo anniversario della scomparsa del professor Achille Mario Dogliotti, uno tra i più grandi innovatori in materia di chirurgia: «Mio nonno – spiega il professor Morino – credeva moltissimo nella tecnologia e il suo lavoro è sempre andato in questa direzione. Fu tra i primi al mondo a utilizzare la macchina cuore-polmone artificiale e, negli anni ‘50, realizzò proprio alla Fornaca alcune degli interventi che hanno fatto la storia della cardiochirurgia». Ecco perciò che il prestigioso riconoscimento ottenuto nella patria della tecnologia chirurgica rappresenta il modo migliore per raccogliere e attualizzare un testimone partito proprio da Torino ben oltre mezzo secolo fa.