Tutti i vantaggi del nuovo tavolo radiologico della Clinica Fornaca


«Rappresenta un’importante evoluzione per quanto riguarda qualità delle immagini, riduzione dei tempi di esecuzione, ottimizzazione della dose di radiazioni e assenza di possibili errori procedurali», osserva il dottor Carlo Faletti, radiologo della Clinica Fornaca.

«Rappresenta un’importante evoluzione per quanto riguarda qualità delle immagini, riduzione dei tempi di esecuzione, ottimizzazione della dose di radiazioni e assenza di possibili errori procedurali», osserva il dottor Carlo Faletti, radiologo della Clinica Fornaca.

Installato negli ultimi giorni di dicembre, il nuovo tavolo radiologico della Clinica Fornaca è pienamente operativo da qualche settimana: più veloce, dotato di una migliore qualità delle immagini e di una minore dose di radiazioni, il nuovo arrivato rende ancora più completo il servizio di Diagnostica per immagini della Clinica.

«Ancora una volta la Radiologia tradizionale dimostra la sua importanza nell’ambito della Diagnostica per immagini, soprattutto per quanto riguarda lo studio dell’apparato scheletrico – conferma il dottor Carlo Faletti, radiologo della Clinica Fornaca -. A dimostrazione, se ce ne fosse ancora bisogno, che non è immaginabile eseguire un esame di TC o Risonanza magnetica senza avere eseguito un esame radiografico in modo corretto».

Il nuovo tavolo radiologico è un cosiddetto “telecomandato”, funzione che lo rende ancora più efficiente: «Perché consente di utilizzare l’amplificatore di brillanza per avere una corretta visualizzazione dell’area da studiare e perché permette soprattutto di lavorare in tempo reale anche in ortostatismo – specifica il dottor Faletti -. È difficile che un paziente con problematica articolare abbia male quando è coricato, molto più facile è che abbia male quando è in ortostatismo. Il tavolo telecomandato permette di effettuare la visualizzazione sia della componente scheletrica attraverso l’amplificatore di brillanza sia della parte anatomica che si sta esaminando attraverso la telecamera, parte integrante dell’apparecchiatura radiologica».

Altri vantaggi del nuovo tavolo radiologico: «Non c’è più una pellicola – sottolinea il dottor Faletti -, grazie alla visualizzazione e all’acquisizione diretta, riusciamo a sapere in tempo reale se l’esame è stato fatto bene o meno. In una sola acquisizione in ortostatismo, ad esempio, si può vedere tutto lo scheletro di tutti gli arti inferiori». In più, questo apparecchio risponde alle più recenti acquisizioni in fatto di legislazione per la valutazione della dose paziente, un elemento che tra due anni sarà obbligatorio. «Attraverso le caratteristiche tecnologiche del tubo radiologico possiamo ottimizzare le dosi – conferma il dottor Faletti -. Se il tavolo telecomandato deve rispondere a determinate caratteristiche, quello della Clinica Fornaca rappresenta un’evoluzione con il raggiungimento del top di gamma per quanto riguarda qualità delle immagini, riduzione dei tempi di esecuzione, ottimizzazione della dose di radiazioni e assenza di possibili errori procedurali».

Un’approvazione condivisa appieno da Davide Ghione, coordinatore del servizio di Radiologia della Clinica: «Sottolineo la riduzione di un terzo dei tempi di occupazione del tavolo radiologico, merito dell’assenza di qualsiasi tipo di supporto fisico che non sia il disco della macchina – osserva -. Inoltre, la possibilità di portare il lettino, privo di circuito televisivo, a poche decine di centimetri dal suolo facilitando la salita e la discesa delle persone che hanno difficoltà a deambulare. In più, il lettino trasla completamente verso l’esterno e agevola il passaggio del paziente dalla sala operatoria o dal reparto».