Il Pediatra Valter Felicioni mette a disposizione della Fornaca di Torino la sua esperienza: «Evitare che il bambino si ammali è il nostro primo compito».
«Parlo con la mamma e intanto guardo il bambino. A lui cerco di dare sicurezza e allegria, da lui mi aspetto che mi faccia capire cos’ha: in genere funziona». Il dottor Valter Felicioni, pediatra di famiglia da oltre trent’anni, segue la Pediatria della Clinica Fornaca di Torino che si occupa dello sviluppo psicofisico dei bambini nonché della prevenzione, diagnosi e cura delle malattie infantili e della adolescenza. Da zero a 18 anni, con un’avvertenza: «I bambini hanno bisogno di parlare e di farsi ascoltare, talvolta senza l’occulta regia dei genitori. Tra pediatra e bambino può perciò nascere un’alleanza basata sulla confidenza che può favorire un maggiore benessere psicofisico». Perché: «La salute del bambino è prima di tutto prevenzione e profilassi ed evitare che il bambino si ammali rimane il nostro compito».
«Lo specialista in Pediatria – continua il dottor Felicioni – lavora in modo trasversale con le età del bambino. Prima ancora della patologia, è il livello di crescita del giovane paziente a definire il percorso di prevenzione, diagnosi e cura». Sempre con la fondamentale collaborazione dei genitori: «Sono loro ad assicurare la continuità assistenziale necessaria a un bambino – conferma il dottor Felicioni -. Sono loro a sapere prima di chiunque altro se il bambino cresce bene e o se, di fronte a determinati avvisi che solo loro possono cogliere, è opportuno segnalare al pediatra quello che può essere un problema da approfondire con i giusti esami». In quest’ultimo caso, è un’équipe interdisciplinare a prendersi cura del bambino e a indirizzarlo verso le diverse specialità della pediatria presenti in Fornaca: «Cardiologo, dermatologo, pneumologo o altro – aggiunge il dottor Felicioni -: ogni specialista contribuisce al percorso dedicato di cura del bambino. A lui e ai suoi genitori offriamo la possibilità di rivolgersi a specialisti competenti con tempi d’attesa e relativi disagi quanto mai ridotti».
In virtù della sua lunga esperienza, il dottor Felicioni può dire di avere visto cambiare in modo importante la figura del bambino: «Oggi riceve una grandissima stimolazione esterna e acquisisce molto velocemente input che talvolta diventano però difficili da controllare perché vanno a riflettersi sulla sua attività psicomotoria». Sono cambiati i figli ma anche i genitori: «Un papà o una mamma di 45 anni non hanno sempre la forza o la voglia di rincorrere tutto il giorno un bambino scatenato – prosegue il dottor Felicioni -. Non viviamo più nella società matriarcale che assegnava ai consigli della nonna un ruolo importante da svolgere con i tempi adeguati, oggi i genitori hanno a disposizione dosi di pazienza molto ridotte: la guarigione del bambino e il suo rientro a scuola vengono visti come elementi da accelerare al massimo, mentre il lavoro è considerato l’elemento di rispetto primario anche quando può andare a discapito della salute del bambino. In tutto questo quadro, non va mai dimenticato che il bambino è sempre innocente e che il suo comportamento è spesso lo specchio delle tensioni che attraversano il suo mondo».
Anche se poi i bambini italiani si possono dire molto fortunati: «Sono tra i più sani al mondo – conclude il dottor Felicioni -: tra i più controllati e vaccinati nonché potenzialmente più longevi. Noi pediatri e, prima ancora i genitori, dobbiamo essere attenti alle loro esigenze e ai loro segnali di attenzione». La Fornaca, oltre alla competenza dei pediatri e degli specialisti della Clinica, mette a disposizione dei bambini spazi di attesa dedicati, con simpatici murales a fumetti, album colorati e giochi pensati per farli divertire.