«L’apparecchio ha migliorato le sue performance in termini di qualità e di velocità – spiega il dottor Carlo Faletti, radiologo della Clinica Fornaca -. Vantaggi per il paziente in ambito muscolo-scheletrico nonché neuro-radiologico e cardiologico-addominale».
Più qualità nelle immagini, maggiore velocità di esecuzione e notevole possibilità di studio delle singole strutture esaminate: è entrata in funzione nei primi giorni di settembre la rinnovata Risonanza Magnetica della Clinica Fornaca, già a disposizione dei pazienti e di tutti gli specialisti della Clinica.
«L’apparecchio ha migliorato le sue performance sia in termini di qualità sia in termini di velocità esecutiva – premette il dottor Carlo Faletti, radiologo della Clinica Fornaca -, tanto che oggi possiamo ottenere risultati superiori a quelli precedenti dal punto di vista iconografico riducendo il tempo di esecuzione degli esami». Migliorare la qualità immagini è stato possibile grazie al potenziamento del numero di gradienti e all’applicazione di nuove bobine: «La Risonanza Magnetica conta oggi su nuove antenne di ricezione del segnale a livello delle singole strutture che permettono allo specialista di poter disporre di informazioni diagnostiche ancora più accurate – prosegue il dottor Faletti -. Avviene in termini di miglioramento diagnostico ma, soprattutto, in termini di aumentata sensibilità nell’evidenziare le eventuali patologie». Vale in special modo per l’apparato muscolo-scheletrico, in quanto: «Il nuovo software consente una valutazione della cartilagine in termini di elasticità, usura, sofferenza intrinseca della cartilagine stessa».
L’aumento del numero di canali di ricezione, passati da 16 a 48, ha inoltre favorito lo studio di articolazioni come polso, spalla e anca che ora possono contare su quadri iconografici di livello assoluto. Una situazione valida anche per i muscoli nonché per altre articolazioni come ginocchio e piede: «Il Centro di Chirurgia del piede della Fornaca potrà beneficiarne in virtù della doppia bobina che consente lo studio accurato di aree tradizionalmente difficili da individuare, studiare e trattare», aggiunge il dottor Faletti. Al di fuori dell’ambito muscolo-scheletrico, il progresso dell’apparecchiatura è sensibile anche in campo neuro-radiologico e cardiologico-addominale. «Lo studio del cuore raggiunge livelli molto elevati di sensibilità diagnostica, mentre per l’addome i miglioramenti si registrano soprattutto a livello di prostata e di organi viscerali della pelvi maschile e femminile».
Il potenziamento nella qualità di acquisizione delle imagini e le aumentate possibilità nello studio delle singole strutture hanno inoltre comportato la drastica riduzione nell’uso del mezzo di contrasto: «Spesso la Risonanza Magnetica viene richiesta con mezzo di contrasto sulla falsariga di quanto accade con la TC, dimenticando che oggi sono disponibili sequenze che suppliscono sia dal punto iconografico sia funzionale alla necessità di arrivare a stabilire quali sono i parametri di valutazione della singola struttura», rivela il dottor Faletti.
La grande illustrazione colorata e retroilluminata dai Led che arricchisce una parete della nuova Risonanza Magnetica della Clinica Fornaca servirà a rendere più gradevole l’esecuzione dell’esame e ad attutire la sensazione di ansia che talvolta può interessare il paziente: «Non va mai dimenticato – conclude il dottor Carlo Faletti – che determinati risultati sono ottenibili solo con la macchina chiusa. La rinnovata apparecchiatura a nostra disposizione conta su un magnete leggermente più corto di prima, altra condizione che concorre ad accrescere la qualità di accettazione da parte del paziente».