Sala operatoria integrata, al via l’implementazione in Fornaca


Uno spazio completamente digitalizzato e integrato per migliorare il comfort di pazienti e operatori. La frontiera della tecnologia per supportare al meglio l’équipe medica e infermieristica di sala operatoria.

Controllare il tavolo operatorio, i dispositivi elettromedicali, le luci e le lampade scialitiche, e tutti i parametri ambientali in un unico display, oltre a tutti i segnali video provenienti dalle varie sorgenti (amplificatore di brillanza, colonna laparoscopica, camere di artroscopia o sistemi robotizzati). Non solo: automatizzare tutte le procedure chirurgiche, le worklist operatorie e gli esami imaging ad alta risoluzione come radiografie, TAC, risonanze magnetiche e altre apparecchiature diagnostiche in un unico pannello. È la sala operatoria integrata, completamente digitalizzata, prossimo passo della Clinica Fornaca verso la frontiera della tecnologia.

“È una caratteristica della Fornaca – spiega il Direttore generale, Margherita Patti -: essere attenti alle esigenze cliniche di chi frequenta la Clinica e impegnarsi ogni anno a fornire nuovi strumenti in grado di armonizzare la tecnologia più avanzata con la professionalità dei medici e il percorso di cura destinato ai pazienti”.

Nate negli anni ‘90, le sale operatorie integrate hanno avuto una rapidissima evoluzione grazie alla digitalizzazione. Oggi, una sala operatoria integrata ha come obiettivo l’ottimizzazione dell’efficienza e della collaborazione tra diverse discipline mediche coinvolte in un intervento chirurgico, facilitando la comunicazione e la condivisione di informazioni tra i professionisti coinvolti. “L’implementazione della sala, prevista nei primi mesi del 2024, va a migliorare l’ergonomia e il comfort di lavoro per l’équipe chirurgica: attraverso touch screen e pareti a schermi ad altissima risoluzione tutto è collegato tra il mondo esterno e la sala per migliorare i risultati clinici e ridurre la quantità di traffico in entrata e in uscita dall’ambiente operatorio sterile”, spiega Luca Seidita, responsabile del Servizio di Ingegneria Clinica di Fornaca. “Si tratta di una sala altamente tecnologica – aggiunge Margherita Patti –, ad oggi presente in poche realtà ospedaliere sul territorio nazionale, e progettata per massimizzare l’efficienza in campo chirurgico, favorire lo scambio di informazioni e l’apprendimento per i chirurghi in formazione, in linea con lo spirito e i valori che Fornaca esprime”.

“L’implementazione della sala operatoria integrata fa parte delle azioni che Fornaca intende svolgere nell’anno per migliorare la qualità clinica generale della struttura, avendo come fulcro principale la maggiore sicurezza possibile per i nostri pazienti – aggiunge la dott.ssa Renata Ranieri, Direttore sanitario della Clinica Fornaca –, rendendo più agevole il lavoro dei nostri medici e dei nostri infermieri”.

All’interno della sala, i display touch screen, montati su un braccio della scialitica, regolano l’interazione tra il personale medico e infermieristico con tutte le funzionalità del sistema. Tutto avviene con interfacce software semplici e immediate. Su questo sistema si innestano varie funzionalità come la regia video (con cui è possibile gestire tutte le sorgenti video presenti in sala), il device manager (con cui si controllano i dispositivi elettromedicali), il collegamento al sistema informatico, la worklist operatoria oltre al monitoraggio dei parametri vitali del paziente.

Tutto è collegato alla parete multimediale, un sistema di monitor ad altissima definizione e di largo formato che permette di visualizzare ogni immagine o flusso video interno o esterno la sala. Inoltre, è possibile registrare o inviare in streaming tutto ciò che avviene in sala operatoria per scopi didattici e formativi, in modo più efficace.

“Per far evolvere una sala operatoria tradizionale in una digitale è necessario un percorso che attraversa diversi passaggi: analizzare l’attuale sala operatoria per identificare le tecnologie e gli strumenti già presenti, definire le specifiche esigenze della nuova sala in base agli obiettivi desiderati, come ad esempio l’implementazione di imaging intraoperatorio avanzato, navigazione chirurgica digitale, o altre tecnologie specifiche”, spiega Luca Sedita. “Ma il passaggio fondamentale è il coinvolgimento degli specialisti e del personale infermieristico di sala per valutare insieme tutte le esigenze di quello spazio, accompagnandoli poi in un percorso di formazione dedicato”. “Oggi tutto è digitale – conclude Margherita Patti – ma il fattore umano non è rinunciabile, tantomeno in un luogo di cura come Fornaca”.