Se si fa male uno sportivo: esperti internazionali a confronto


Epidemiologia e prevenzione, trattamento chirurgico e recupero agonistico: se ne discuterà venerdì 22 e sabato 23 gennaio nel Corso che conterà su ortopedici e medici dello sport di spicco “I traumi sportivi: epidemiologia e prevenzione, trattamento chirurgico e recupero agonistico”: ne discuteranno, venerdì 22 e sabato 23 gennaio all’Auditorium della Banca popolare di Novara (piazza […]

Epidemiologia e prevenzione, trattamento chirurgico e recupero agonistico: se ne discuterà venerdì 22 e sabato 23 gennaio nel Corso che conterà su ortopedici e medici dello sport di spicco

“I traumi sportivi: epidemiologia e prevenzione, trattamento chirurgico e recupero agonistico”: ne discuteranno, venerdì 22 e sabato 23 gennaio all’Auditorium della Banca popolare di Novara (piazza San Carlo 196) di Torino, alcuni tra i principali specialisti europei dell’ortopedia e della medicina dello sport . Spalla, gomito, mano e polso, ginocchio, caviglia e lesioni cartilaginee finiranno sotto la lente esperta di chi ogni giorno lavora per prevenire e curare i traumi di chi fa sport: «La conoscenza delle patologie traumatiche da sport e le tecniche di cura e riabilitazione per il ritorno alle condizioni sportive pre-infortunio sono gli argomenti di questo corso», rivela il professor Flavio Quaglia, direttore del Centro Sp.Or.T.S. (Specialistico ortopedia e traumatologia sportiva) della Clinica Fornaca, e direttore (con il dottor Daniele Comba, ortopedico dell’ospedale Koelliker di Torino) del corso che è rivolto a medici dello sport e ortopedici, specialisti fisiatri, fisioterapisti, infermieri, preparatori atletici, allenatori e sportivi in genere.

Assieme ai maggiori specialisti torinesi saranno presenti al corso altri nomi di spicco italiani e internazionali. Al dottor Richard Villar, chirurgo ortopedico del Princess Grace Hospital di Londra tra i più quotati al mondo in materia di chirurgia dell’anca, è stata assegnata la lectio magistralis su “Le patologie dell’anca nell’atleta” che venerdì pomeriggio precederà gli approfondimenti su ciascuno degli argomenti in programma. «Un atleta racconterà la propria esperienza diretta di un trauma – continua il professor Quaglia – dopodiché i medici discuteranno e analizzeranno i trattamenti possibili». Sabato mattina, quando si parlerà di ginocchio e di lesioni cartilaginee, sarà anche il momento del dottor Piero Volpi, responsabile dell’Unità di Ortopedia del ginocchio e Traumatologia dello sport dell’ospedale Humanitas di Milano e del dottor Ramón Cugat, ortopedico di Barcellona specializzato nel trattamento con Prp (Plasma ricco di piastrine) e terapia cellulare.

Ci sarà attenzione anche per i fattori mentali legati alla prestazione sportiva con la presenza del dottor Giuseppe Vercelli, psicologo e psicoterapeuta attivo anche nella psicologia dello sport e della prestazione. Mentre a chiudere i lavori provvederà una tavola rotonda sulla prevenzione dei traumi sportivi che impegnerà ancora ortopedici e allenatori professionisti. «Esistono aspetti che possiamo migliorare? Gli studi attivi per prevenire gli infortuni dello sportivo sono efficaci? A queste domande proveremo a dare risposta ben consci dei grandi progressi compiuti negli ultimi anni e della grande pressione che vive un atleta dopo essere andato incontro a un trauma», conclude il professor Quaglia.

A comporre il comitato scientifico del corso “I traumi sportivi: epidemiologia e prevenzione, trattamento chirurgico e recupero agonistico” figurano il professor Alessandro Massé, ortopedico della Clinica Fornaca e direttore della Prima clinica ortopedica del CTO presso la Città della salute e della scienza di Torino; il dottor Fabrizio Tencone, direttore sanitario Isokinetic di Torino e responsabile dello staff sanitario della Juventus; il dottor Massimo Berruto, responsabile della Chirurgia articolare del ginocchio e dell’Ortopedia e traumatologia dell’Istituto ortopedico Gaetano Pini di Milano.

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